Special "Il Fauno" di PDF Motociclette: roba per pochi

Special "Il Fauno" di PDF Motociclette: roba per pochi

Una special realizzata intorno a un bicilindrico Harley Davidson JD 8 valvole del 1927 e una ciclistica profondamente modificata, datata 1921. Un viaggio nel tempo e nello stile

Paolo Sormani

01.04.2022 09:45

L'atelier PDF – Punto di Fuga – è diventato un riferimento della scena custom italiana grazie alla crescente predilezione per certi “ferracci” di rango, con una solida storia alle spalle. Sarà anche l’aria che si respira in questa ex fabbrica dei primi del Novecento, alle porte di Bergamo, che sotto le sue tre navate sorrette da colonne di ghisa ospita un bar e la sala eventi, oltre all’officina. Qui, sulle assi stagionate del parquet, si trasformano, o si creano dal nulla pezzi unici che raccontano storie dal passato, con il gusto per la ricerca e la rarità. Il più recente è stato battezzato “il Fauno”, dati il colore verde, la simpatia del proprietario per le creature dei boschi e l’attitudine a scalare le salite più impervie. La special realizzata intorno al bicilindrico Harley-Davidson JD 8 valvole del 1927 – sì, avete letto bene – è un omaggio all’hillclimbing, la specialità tutta americana della corsa in salita fuoristrada.

Un progetto "all'antica"

Affascinato da quelle che furono le prime motociclette specialistiche da off-road, il fondatore di PDF, Stefano Martinelli, 54 anni, si è infilato nella tuta da lavoro dei piloti “amateur” americani e ha costruito una special con la filosofia, i mezzi e gli stratagemmi di quei tempi pionieristici. "Sono rimasto affascinato dai filmati dell’epoca e dallo spirito di chi si armava di coraggio e di macchine pericolose, pronto a scalare e a farsi male" spiega. Il cuore è un vero motore da corsa, un bicilindrico da 61 pollici cubici (1000 cc) a 8 valvole datato 1927 e revisionato dallo specialista americano Fred Lange.

È il V-twin che ha costruito la reputazione vincente della HarleyDavidson nelle corse americane. L’arma letale della “Wrecking Crew”, il vincente team ufficiale della Casa di Milwaukee. Nonostante erogasse appena 15 cavalli, il disegno delle teste e dei cilindri a cura dell’ingegnere inglese Harry Ricardo permettevano all’Ottovalvole di spingersi intorno alle 120 miglia orarie, 193 km/h al cambio attuale, in un frastuono indescrivible. Il motore è stato inserito in un contesto “period perfect”. Il cambio a tre marce è del 1917, la ciclistica appartiene a un’altra Harley-Davidson modello JD, del 1921.

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