Special "Il Fauno" di PDF Motociclette: roba per pochi

Special "Il Fauno" di PDF Motociclette: roba per pochi

Una special realizzata intorno a un bicilindrico Harley Davidson JD 8 valvole del 1927 e una ciclistica profondamente modificata, datata 1921. Un viaggio nel tempo e nello stile

Paolo Sormani

01.04.2022 09:45

La maestria dell'artigianalità

Dopo averla acquistata in Italia, Martinelli ha scartato e rivenduto il V-twin 4 valvole d’ordinanza per tenersi ciò che davvero gli interessava. Il trapianto non è stato facile: la culla semplice tipo Keystone risultava troppo piccola per ospitare il castello della distribuzione maggiorato, così è stato necessario segare e sostituire i tubi superiore e posteriore con due segmenti più arcuati. Sono state ricostruite le piastre inferiori del telaio, tipicamente a mezzaluna: sostituiscono la curva inferiore della monoculla e sfoggiano un lavoro di alleggerimento assolutamente “old school”. Anche i leveraggi del cambio a mano a sinistra sono stati realizzati artigianalmente, "il lavoro più lungo e complicato" puntualizzano alla PDF.

La frizione è azionata a pedale, tramite bilanciere. Il blocco motore è un concerto heavy metal di acciaio, alluminio, ghisa e ottone. In marcia, si trasforma in un balletto straordinario di aste e mollette impazzite, punterie che picchiano come minuscoli fabbri, il volano che gira pericolosamente, libero come la lama di un’affettatrice. L’apparato respiratorio è quasi brutale nella sua semplicità: un carburatore Linkert M51 in ottone con venturi di 32 mm e filtro a padella, preda di caccia nei mercatini; di contro, quattro collettori di scarico che sembrano altrettante zanne d’acciaio. E il contorno non scherza, anzi.

Della ciclistica del ’21 sono rimasti anche la forcella Girder, a parallelogramma, e la coppia di ruote a raggi di 19”, calzate da pneumatici Dunlop flat track. La forcella era – orrore! – arancione, quindi è stata sverniciata a mano e trattata al bloccaruggine per restituirle ogni ruga della sua storia centenaria. Anche la sella in cuoio con i doppi molleggi “a pigna” porta il fregio originale Harley-Davidson, ma data 1930. Il resto è un sapiente gioco di adattamento, ricostruzione e pura invenzione. Prendete il serbatoio in alluminio da sei litri e mezzo: è corto e si snellisce drammaticamente nella parte terminale, per favorire la “presa” delle gambe del pilota. Il serbatoio dell’olio triangolare è ricavato da una vecchia boule dell’acqua calda in ottone. È posto sopra la vecchia siringa, pure in ottone, utilizzata per oliare le molle delle valvole ogni avviamento. Le pedane a piattaforma sono state ricostruite con l’aggiunta di un poggiatacchi, indispensabile in rampa.

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