Attraversa la Cina in moto per 24 anni per ritrovare il figlio: la storia di Guo Gangtang

Attraversa la Cina in moto per 24 anni per ritrovare il figlio: la storia di Guo Gangtang

Una ricerca, un'avventura fatta di amore, determinazione, perseveranza e anche, perché no, di due ruote. Con un finale che ha commosso il mondo intero

Redazione - @InMoto_it

20.07.2021 ( Aggiornata il 20.07.2021 15:08 )

La sua storia è finita recentemente alla ribalta delle cronache per via del suo lieto fine. Un racconto fatto di amore, di altruismo, di perseveranza e costanza, dove in qualche modo c'entrano anche le moto. Si tratta della storia di Guo Gangtang, padre amorevole di un figlio scomparso nel 1997 e ritrovato 24 anni dopo, al termine di quasi cinque lustri fatti di ricerca spasmodica, instancabile, con un finale commovente in grado di far riflettere tutti.

IL RAPIMENTO

Il 21 settembre 1997 il piccolo Guo Xinzhen, figlio di Gangtang, sparisce nel nulla. È un periodo particolare, perché in Cina al tempo spariscono circa 20mila bambini al giorno: la piaga nefasta del traffico di esseri umani ha infatti preso corpo nel Paese asiatico. Tantissimi bambini vengono rapiti per essere rivenduti per adozioni all'estero, oppure utilizzati per macabri interventi agli organi. Qualcuno finisce anche in schiavitù, con tutte le orribili sfumature che questa parola può avere.

MEZZO MILIONE DI KM IN MOTO

Papà Gangtang all'inizio è comprensibilmente sotto shock: perde 20 kg di peso e i capelli diventano bianchi. Dopo la paura, arriva però la reazione. Gangtang non si dà per vinto, è convinto di poter trovare suo figlio, e ha già intuito che dedicherà tutto il resto della sua vita a questo unico scopo. Acquista una vecchia moto e parte. Ha deciso di girarsi tutta la Cina, partendo dalla sua città, Liaosheng, dove il piccolo Xinxhen è scomparso. Nella zona posteriore della motocicletta, fissa una bandiera con la foto del figlio, in modo che tutti possano vederlo e, nel caso, riconoscerlo.

Quando le moto riavvicinano un padre e il figlio

Oltre alla bandiera, ci sono volantini, striscioni, appelli in tv. Gangtang attraversa l'immenso Paese, mezzo milione di chilometri in moto. Non una, ovviamente. Molto spesso infatti i mezzi lo abbandonano, e lui è costretto a ricomprarne un'altra (alla fine avrà acquistato non meno di una decina di motociclette). Senza contare le volte in cui capita qualche incidente, e lui è costretto ad andare in ospedale.

IL LIETO FINE

Nel corso del suo viaggio-ricerca, incappa in altre storie simili alla sua, e aiuta i giovani scomparsi a ritrovare le proprie famiglie. In Cina diventa una figura popolare, nel 2015 dalla sua storia ne ricavano anche un film, "Lost and Love". Alla presentazione della pellicola, è ancora lì, consapevole che resta ancora tanto da fare per trovare suo figlio, e dichiara che non smetterà mai di cercarlo.

La piccola che dorme tra i guanti da moto del papà

A gennaio 2021 il Ministero Cinese di Pubblica Sicurezza si interessa alla vicenda e partecipa alla ricerca. Ed è di pochi giorni fa la notizia che la polizia è riuscita a rintracciare un ragazzo di 26 anni con lo stesso DNA di Guo Gangtang. È tutto vero: Guo Gangtang ha ritrovato suo figlio Xinzhen dopo 24 anni. Gli autori del rapimento vengono arrestati, mentre l'abbraccio tra padre e figlio fa il giro del mondo. La storia di Gangtang si conclude nel miglior modo possibile. E, in qualche modo, anche il mondo delle moto ha contribuito a costruire questo bellissimo finale.

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