Il consigliere M5S Michelangelo Serra ha proposto una mozione per l’installazione – negli incroci semaforici– di dispositivi utili a visualizzare il tempo residuo di accensione delle luci
La sicurezza stradale su due e quattro ruote è sempre una priorità, soprattutto lungo i tratti cittadini o ad altro scorrimento. Tuttavia, se monitorare la velocità degli utenti della strada tramite autovelox risulta in molti casi il deterrente migliore per riuscire a tenere sotto controllo il traffico stradale, ad Alessandria c’è qualcosa che non convince alcune persone.
Infatti, le oltre 7800 multe fatte registrare nel comune piemontese durante il 2020 – l’anno precedente erano state 58 – ha fatto scattare un campanello dall’arme al consigliere dei Cinque Stelle, Michelangelo Serra.
Autovelox: stop ai ricorsi per mancata omologazione?
Come giusto che sia, le regole del codice della strada devono essere sempre pienamente rispettate, ma Serra si è domandato se questo aumento esponenziale di sanzioni sia dovuto effettivamente ad una questione di sicurezza o ad un vero e proprio accanimento per riempire le casse del comune.
Lo scorso gennaio, il Comandate della Polizia Locale aveva confermato ai microfoni di una testata locale l’installazione ai semafori – in ben 6 diverse intersezioni semaforiche della città - di nuovi meccanismi per il rilevamento del passaggio con il rosso e di nuovi autovelox in alcune zone della città, tutti preventivamente segnalati secondo normativa. Dunque, senza inscenare particolari trabocchetti alla cittadinanza.
Nonostante ciò, Serra – insieme al consigliere M5S Gentiluomo - ha presentato una mozione all’amministrazione comunale:
“Chiediamo all’amministrazione di installare, negli incroci dotati di telecamere per la rilevazione delle infrazioni semaforiche, dei dispositivi finalizzati a visualizzare il tempo residuo di accensione delle luci […] i semafori intelligenti sono in ritardo di due anni e l’unico in funzione ha portato un pacchetto di multe superiore alle 2mila.”
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