Aurora, la guida autonoma per salvare i motociclisti

Aurora, la guida autonoma per salvare i motociclisti

La società Usa attiva nel settore dei veicoli intelligenti a guida autonoma, sta sviluppando un software per poter segnalare, nel traffico, la presenza di mezzi a due ruote. Ecco come funziona

Redazione - @InMoto_it

21.11.2019 18:39

Le auto a guida autonoma sono ormai una realtà, specialmente negli Stati Uniti. Tecnologie intelligenti che donano una mente alla vettura e trasformano l’atto del guidare in un’esperienza del tutto nuova. Fatte tutte queste premesse, passiamo al nesso con le due ruote.

CONSIDERAZIONI – Il rapporto auto-moto sulle strade non è affatto facile. Un po’ a causa di comportamenti poco ortodossi e decisamente spericolati, da parte di entrambe le categorie di piloti, un po’ per colpa di regole che differiscono da stato a stato. Basti pensare al fenomeno del lane splitting, ovvero l’abitudine che molti motociclisti hanno di sorpassare, o passare, tra le due corsie con le auto in coda. Già qualche mese fa, in questo articolo, vi avevamo parlato delle relative leggi nei vari stati americani, adesso è il momento di aggiungere un altro tassello grazie, appunto, alle auto a guida autonoma. Tra le varie critiche mosse alla tecnologia, c’è quella relativa alla mancanza di capacità di individuare proprio i mezzi a due ruote.

AURORA – Entra in scena Aurora, una società che si occupa di veicoli a guida autonoma e che sta sviluppando un nuovo software, e relativi sensori, in grado di segnalare la presenza di moto. Se questa tecnologia dovesse essere realmente prodotta e applicata alle auto, significherebbe un grosso passo in avanti all’interno del rapporto quattro-due ruote. Sono stati fatti dei test, grazie all’Iron Order Motorcycle Club a San Francisco i cui membri, a bordo di alcune moto (come le KTM), hanno eseguito manovre nel traffico attorno al veicolo in questione che era in modalità manuale. Queste prove fungeranno da base per i sistemi tecnologici di guida autonoma sviluppati da Aurora: il risultato, sperano, porterà alla creazione di un software in grado di riconoscere i vari modelli di moto e la loro potenza.

IL FUTURO – Riguardo la guida autonoma ci sono ancora molti dubbi e perplessità. A prescindere dall’essere in accordo o meno, va comunque sottolineato lo sforzo delle società del settore, Aurora in questo caso, nei confronti dei motociclisti.

  • Link copiato

Commenti

InMoto in abbonamento