Il mercato elettrico - per quanto riguarda il mondo delle due ruote - fatica a prendere piede, però le aziende continuano ad investire in questo senso. Ecco, quindi, le cinque maggiori novità "green" del mese di giugno.
In oltre cento anni di storia, Fiat non aveva mai prodotto un veicolo a tre ruote, per cui il nuovo Tris è una novità assoluta per il marchio torinese di Stellantis. È un veicolo pensato per le esigenze di micromobilità, a trazione elettrica e disponibile in tre configurazioni: cabinato, con pianale e con cassone.
È stato progettato per una vasta gamma di applicazioni: dalla logistica urbana alla consegna dell’ultimo miglio, fino a servizi mobili e trasporti essenziali, anche in ambienti urbani congestionati e aree in rapida espansione nei mercati emergenti.
A questo proposito, il Fiat Tris sarà commercializzato inizialmente in Africa e in Medio Oriente, come ha spiegato Olivier Francois, Ceo del marchio Fiat e responsabile marketing globale di Stellantis: “Con la crescita delle città e l’urgenza di soluzioni di trasporto pulite e accessibili, abbiamo visto un’opportunità per offrire qualcosa di radicalmente semplice e profondamente utile. Tris risponde a questa necessità offrendo ai lavoratori indipendenti, alle piccole imprese e alle comunità svantaggiate uno strumento conveniente e a zero emissioni per crescere. Crediamo che il suo potenziale vada oltre: l’Europa potrebbe essere la prossima tappa, perché questa soluzione intelligente e sostenibile parla un linguaggio universale”.
Dunque non è escluso che il Fiat Tris arrivi anche sul mercato europeo, che del resto è orfano dell’Ape Piaggio per via del suo motore 2 tempi.
Leggi l'articolo completo con le caratteristiche e prezzo qui: Fiat Tris, il 3 ruote elettrico progettato per i mercati emergenti
Honda debutta nelle moto elettriche iniziando dal mercato cinese con la E-VO, che ha un motore da 21,5 CV. L’estetica è vagamente rétro e lo sviluppo tecnico è stato curato da Wuyang- Honda, ovvero la joint-venture che Honda ha in Cina. Il motore è nella zona centrale del telaio che è in alluminio forgiato e
la trasmissione finale è a cinghia dentata, mentre la forcella è a steli rovesciati.
La velocità massima è di 120 km/h nella versione top di gamma. Per quanto riguarda gli accumulatori ci sono due configurazioni, quella da 3 batterie per 6,2 kWh totali e quella da 2 batterie per 4,1 kWh. L’autonomia è rispettivamente di 170 e 120 km, mentre il peso di 156 e 143 kg.
In Cina, la Honda E-VO costa l’equivalente di circa 4.000 euro.
La Bianchi e-Vertic FX è una trail e-bike dedicata alle uscite in montagna e progettata per garantire le prestazioni più a lungo. Il telaio in alluminio è stato ridisegnato adottando la tecnica della ottimizzazione topologica della struttura e l’angolo di sterzo è stato portato a 64,5°. Anche la configurazione full-suspension è stata migliorata: l’escursione anteriore è di 150 mm mentre quella posteriore resta di 140 mm.
Il motore è il nuovo Bosch Performance Line CX da 85 Nm, alimentato da una betteria Powertube da 800 Wh che garantisce 100 km o 7 ore di autonomia. Volendo c’è anche il range extender da 250 Wh che aumenta l’autonomia del 30%.
Disponibile in due versioni e quattro misure, è in vendita a partire da 5.449 euro.
Voltab è un innovativo power generator portatile costruito con materiali 100% riciclati ed è un’alternativa ai generatori a combustione. Con 4,2 kW di potenza e 3,1 kWh di capacità, Voltab è poco più grande di una valigetta (865 x 268 x 90 mm) e pesa solo 19 kg, ma grazie alle due ruote integrate si può anche trasportare e garantisce un’efficienza dell’80%.
Può alimentare un piccolo cantiere per 8 ore e un foodtruck fino a 6 ore, ma può anche ricaricare le e-bike e gli scooter elettrici. È prodotto in due versioni, la prima ha solo la doppia presa Schuko, la seconda aggiunge una presa Tipo 2.
Il prezzo è di 2.999 euro e la produzione è localizzata in Italia.
Yamaha ha presentato la MT-09 PHEV, confermando che, dopo essersi affermato nelle auto, l’ibrido si appresta ad arrivare nelle moto. Il sistema ibrido plug-in prevede un motore termico abbinato a due unità elettriche, il tutto gestito da un’elettronica avanzata.
Il primo motore elettrico si trova appena dietro il CP3, insieme al pacco batterie posizionato sotto la sella. Durante l’avvio e a basse velocità, la moto usa solo il motore elettrico, dopodiché interviene quello a benzina, che si occupa anche di ricaricare la batteria e di offrire la massima potenza quando è richiesta. Il pilota, compatibilmente con lo stato di carica della batteria, potrà scegliere tra tre modalità di guida.
Leggi l'articolo completo qui MT-09 PHEV: Yamaha accelera sulla strada dell’ibrido
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