Sidecar Lambretta del 1956 all'asta: il prezzo è anche abbordabile!

Questo esemplare è in vendita sul sito della casa d'aste francese Aguttes: al celebre scooter è stata aggiunta una carrozzetta Steib LS 200

Sidecar Lambretta del 1956 all'asta: il prezzo è anche abbordabile!

14 dic 2022

Il sidecar è sempre stato un veicolo molto particolare, un incontro tra un'auto e una moto dall'aspetto spesso bizzarro. Stranissimo è per esempio il modello Domani di Michael Krauser prodotto fra gli anni '80 e '90, mentre questo, che nasce da una Lambretta 125 LD Grand Luxe del 1956 ha uno stile più classico ma non per questo meno affascinante.

Rara ma poco costosa

Il sidecar in vendita all'asta da Aguttes è composto appunto da una Superba Lambretta 125 LD Grand Luxe e da una carrozzetta laterale Steib, un modello LS 200, tra le più popolari dell'epoca. L'esemplare è completo di ogni tipo di optional e accessorio come il portapacchi sulla ruota di scorta, l'orologio e l'amperometro sul cruscotto. Dall'unione di questi due modelli nasce un quindi un esemplare molto particolare e originale, un pezzo unico da collezione ma che può ancora essere utilizzato in strada per divertenti viaggi in tre. Il veicolo è quindi una rarità, ma il prezzo resta comunque abbordabile: il valore infatti oscilla tra i 6mila e i 10mila euro. L'asta è programmata per oggi 14 dicembre alle ore 16.00 all'Espace Champerret di Parigi.

ALL'ASTA TOPPER, LO SCOOTER HARLEY-DAVIDSON RIVALE DI VESPA E LAMBRETTA

Iscriviti alla newsletter

Le notizie più importanti, tutte le settimane, gratis nella tua mail

Premendo il tasto “Iscriviti ora” dichiaro di aver letto la nostra Privacy Policy e di accettare le Condizioni Generali di Utilizzo dei Siti e di Vendita.

Commenti

Loading

Honda Transalp, la più venduta sotto i 1000 cc: dal mito anni ’80 alla tecnologia di oggi

Un modello che ha fatto la storia torna a dominare le medie on-off, tra tradizione e innovazione, con numeri da protagonista assoluto

Piaggio Cosa: lo scooter che divise i vespisti

Tra innovazioni nascoste e un’anima troppo legata al passato, il modello di Pontedera degli anni ’90 rimane ancora oggi un capitolo unico della mobilità italiana