Cinquantini vintage a ruota bassa: piccoli e incontenibili

Cinquantini vintage a ruota bassa: piccoli e incontenibili

Compatti e di aspetto simpatico, in realtà non erano proprio così docili. Ecco una carrellata di “zanzare” in formato ridotto che non passavano certo inosservate

Redazione - @InMoto_it

28.02.2018 13:57

C’È DA DIRE CHE LE VELOCITÀ DICHIARATE ERANO SPESSO OTTIMISTICHE, ma in ogni caso la velocità massima raggiungibile da alcuni di questi mezzi era più che doppia rispetto ai 40 km/h previsti dal Codice. Per avere un prodotto ancora più esclusivo, la Fantic Motor, sul suo Super Roket del 1972 installò l’allora più evoluta versione del Minarelli P4 , denominata SP, che con un carburatore Dell’Orto SHB 19/19 dichiarava quasi 7 CV a 8.800 giri/min.

TRA LE PRIME AZIENDE a credere in questo segmento ci fu anche la Italjet di Leopoldo Tartarini, il cui Go-Go fu sicuramente tra i più apprezzati e originali. Telaio a doppia culla per il Rocket della C.F., mentre l’originalissimo Oscar Can-Am interpreta la sua struttura in modo alquanto personale. Infine, tra i più conosciuti e sicuramente tra i più ricordati – e non certo per la sua sobrietà – c’è l’America Junior della Giulietta Peripoli che, come segnala il nome, nonostante le dimensioni mignon, si rifà alle opulente cavalcature yankee.

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