La Yamaha TW200 è uno dei modelli della Casa di Hamamatsu che ha avuto più successo. La sportiva di piccola cilindrata, entrata in produzione nell'ormai lontano 1987, è equipaggiata con un monocilindrico da 196 cc. La sua lunga vita sul mercato ha portato a una diffusione capillare delle sue componenti o addirittura a intere moto abbandonate e condannate al degrado. Deus Ex Machina, società specializzata in custom ha tratto ispirazione proprio da questa moto per il suo ultimo progetto: la Deus XTW200.

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Ricreata da capo

L'idea è nata dopo il ritrovamento di un esemplare "T-Dub". Così come ogni componente della moto, anche il motore è stato sottoposto a una ricostruzione completa, compreso uno scarico personalizzato e un carburatore Keihin FCR. Il telaio è stato personalizzato con l'aggiunta di un portatavola per surf, verniciato a polvere in nero per un tocco di eleganza. Le ruote, sostituite e rivestite in oro champagne, richiamano lo stile delle Yamaha XT degli anni Settanta e Ottanta.

Le sospensioni hanno subito un potenziamento, con accorciamento del forcellone, l'installazione di un ammortizzatore YSS su misura e il rifacimento della forcella, rivestita per adattarsi alla finitura originale. La sella è stata sostituita con un'unità proveniente dal Giappone, arricchita con vinile grippante e Alcantara. Il serbatoio, posizionato davanti alla sella, presenta uno schema di colori ispirato alle Yamaha XT500 dei primi anni Ottanta. Le barre Protaper, l'acceleratore di Messner Moto sul lato destro e un tachimetro digitale aggiungono elementi moderni ad un custom che si presenta in stile vintage. Il tocco finale è dato dalle nuove luci, inclusi un faro a LED che conferisce un aspetto contemporaneo alla XTW200.

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