Moto Guzzi Veloce, la café racer che nasce da un sogno

Moto Guzzi Veloce, la café racer che nasce da un sogno© @dreamermotorcycle via Instagram

Base Bellagio, arriva dalla mente dell’appassionato (e fisioterapista) Massimo Carracino che si è rivolto a dei professionisti per creare la moto perfetta

Redazione - @InMoto_it

27.02.2023 13:35

Sarà stata la poca distanza tra Mandello del Lario e Varese a fare appassionare così tanto Massimo Carracino a Moto Guzzi? Massimo è fisioterapista e osteopata, vive a Varese, appunto, ma ha sempre coltivato un grande sogno: costruire la moto perfetta, perfetta per lui ovviamente. La base è una Moto Guzzi Bellagio, che ora (dopo quattro anni di lavori) è diventata una café racer e ha preso il nome di Moto Guzzi Veloce.

Gli interventi

Moto Guzzi Veloce, una speciale café racer

Moto Guzzi Veloce, una speciale café racer

Da un’idea di Massimo Carracino, fisioterapista ma grandissimo appassionato di moto, è nata Moto Guzzi Veloce, una café racer unica su base Bellagio. Per realizzare la moto dei suoi sogni, Massimo si è rivolto a dei professionisti del settore, ed ecco il risultato

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Un progetto assolutamente personale, ma non per questo meno curato e dettagliato. La Bellagio aveva dalla sua il classico telaio Tonti, che non è stato assolutamente modificato, anzi. È stato il punto di partenza per costruire il resto del design. Per farlo, Massimo Carracino ha buttato giù un disegno, ma si è rivolto a dei professionisti del settore, i fratelli Gianfranco e Vittoriano Guareschi di Parma, specialisti proprio nella trasformazione di Moto Guzzi. Il V-Twin raffreddato ad aria da 936 cc originale è stato potenziato dai due fratelli, ora ha un cilindrata di 1.105 cc (ed è passato da 75 a 101,2 CV!), che sono poi intervenuti aggiungendo nuovi pistoni, alberi a camme da competizione, testate lucidate, aspirazione, valvole e un nuovo sistema di lubrificazione. Di nuovo c’è anche il sistema di scarico, realizzato su misura in titanio, e una frizione rinforzata. Si aggiungono alla lista la forcella regolabile Öhlins, l’impianto frenante Brembo e le ruote a raggi da 18” all’anteriore e 17” al posteriore che montano pneumatici Pirelli.

Tra i partecipanti al progetto anche Fabio Montanari, un artista nella lavorazione dei metalli che ha collaborato con Cagiva e Ducati. Seguendo i disegni di Massimo, ha realizzato a mano il nuovo corpo della Moto Guzzi Veloce, in alluminio aeronautico da 2 mm di spessore. E poi via via sono arrivate le altre componenti, dal serbatoio al copriruota anteriore. Tutto coerente e perfetto da unire al telaio originale. Infine è stata aggiunta la sella, realizzata dall’esperto Luca Ronzoni: una monoposto dal look sportivo, ma non troppo.

Infine, un tocco di modernità. Troviamo il display a colori TFT e l’elegante faro rotondo a Led. Alla livrea ci ha pensato Remo Lana di Varese: nera e oro.

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