In piega ma sempre asciutti: la top5 delle moto di serie "con il tetto"

Michele Lallai
3 ott 2025
L’ultimo prototipo di BMW Motorrad – il concept Vision CE, con gabbia protettiva in stile beach buggy e linea bassissima – riaccende un'idea che ciclicamente torna a farsi vedere nel mondo delle due ruote: proteggere il motociclista dall’alto e trasformare il commuting in qualcosa di più asciutto, sicuro, quotidiano. Le moto con il tetto sono esperimenti che mettono le radici nel passato e non vengono mai realmente eliminate per via dei vantaggi oggettivi dell'avere più sicurezza e protezione. Ecco le 5 “coperte” che, in tempi e modi diversi, sono arrivate davvero in produzione sulle strade europee.
1) BMW C1 (1999–2003)
Il caso più “mainstream”. Il C1 fu uno scooter con tetto rigido, roll-cage, cinture e parabrezza con tergicristallo: BMW prometteva protezione automobilistica in formato 125/200 e per certi versi ci è riuscita. L’idea era audace, ma tra peso, costi e soprattutto normative casco non omogenee, non decollò davvero. Senza trascurare l'estetica davvero particolare che poteva essere elaborata in maniera un po' più armonica. Resta l’esperimento più vicino a un “due ruote senza casco” legale in Europa, e ancora se ne vedono in giro per le strade italiane.
Perché conta: ha reso “pop” il tema del tetto su scooter, ma è rimasto l'unico esempio di due ruote di grande produzione con queste caratteristiche.

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