“Altrimenti ci arrabbiamo”: com'è nata la Dune Buggy di Bud Spencer 

“Altrimenti ci arrabbiamo”: com'è nata la Dune Buggy di Bud Spencer 
"Dopo un viaggio negli USA era stato colpito da..."

Dario Ballardini

15.05.2025 ( Aggiornata il 22.05.2025 09:26 )

Cristina, figlia di Bud Spencer: "tutto ciò che ha un motore, per mio padre era meraviglioso"

Eppure la Tuareg piace da impazzire così com’è, il mito di Bud Spencer supera tutti i problemi. Lui, il gigante buono, è scomparso nel 2016, a 86 anni, ma il suo ricordo è ancora vivissimo. Era simpatico sul grande schermo ed era simpatico nella vita reale. "Non ho ricordi curiosi di quelle scene del film – racconta la figlia Cristianama cose particolari ne succedevano in continuazione durante le riprese. Si divertivano molto, c’era sempre un clima goliardico e godevano a fare quelle scazzottate. Terence guidava molto bene ogni tipo di moto, era appassionato, papà invece era meno abile, forse anche per la sua stazza. Lui è sempre stato molto appassionato di macchine, ha fatto anche delle gare automobilistiche in giovane età. Aveva corso la Caracas-Maracaibo e l’aveva vinta. Aveva vissuto una prima parte della sua vita in Venezuela e poi nel ’57 ci era ritornato per altri tre anni, in quel periodo ha fatto le gare automobilistiche. Prima di fare l’attore, da giovane aveva anche venduto macchine". Però nel film “I due superpiedi quasi piatti” guida una moto pesante e impegnativa. "Si adattava a fare tantissime cose. Prima non sapeva andare a cavallo e alla fine ha fatto tantissimi film a cavallo. Era un uomo dotato, che alla fine riusciva a fare tutto".

Il suo hobby principale però... "Erano le macchine: tutto ciò che ha un motore, piccolo o grande, per mio padre era meraviglioso. Anche la macchina da presa e la macchina fotografica. Ha avuto molte auto d’epoca, le comprava anche negli Stati Uniti; era appassionato di musica e soprattutto di aerei ed elicotteri. Aveva preso i brevetti per guidare entrambi ed aveva fatto tante ore di volo". Il suo debutto ai comandi fu un po’ particolare. "Avvenne durante le riprese di “Più forte ragazzi”. Lui e Terence Hill interpretavano due piloti di aereo. Aveva osservato per un mese il pilota camuffato che guidava l’aereo al suo posto e proprio sul set gli disse: 'Lascia stare, faccio io'. Decollò ed atterrò lui, con il produttore e mia madre terrorizzati. Evidentemente già gli stava nascendo questa passione che ancora non si era manifestata". Significa che ancora non aveva il brevetto di volo? "Non aveva niente. Però aveva una memoria infallibile, aveva deciso che era in grado di farlo e l’ha fatto".

Che fine ha fatto la Tuareg usata nel film

Restano un paio di dubbi: che fine ha fatto la Tuareg usata nel film? E che fine ha fatto Mario Zodiaco? È ancora Mario Longinotti a spiegare che la targa del film è finta e la moto vera, immatricolata a Campobasso, città natale di Fred Bongusto, risulta demolita.

Zodiaco invece tralasciò la Tuareg e tutto il resto per dedicarsi al Motor Show, poi nel 1981 vendette la manifestazione ad Alfredo Cazzola. Oggi abita a Panama e qualche appassionato della Tuareg lo ha scovato anche lì. Gli telefonano ancora...

Dov'è finito Mario Zodiaco: l'inventore della Dune Buggy di Bud Spencer <-- AGGIUNGERE LINK

 

 

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