La storia di Ghost Rider e i video in moto amatoriali più illegali di sempre

La storia di Ghost Rider e i video in moto amatoriali più illegali di sempre

Nel 2002 una serie di DVD illegali hanno fatto il giro del mondo grazie a internet e sono finiti nella leggenda: protagonista un misterioso motociclista in total black che freccia a oltre 300 all'ora sulle strade europee in sella a varie Suzuki

20.02.2023 ( Aggiornata il 20.02.2023 10:38 )

Che fine ha fatto?

Il fatto che moltissimi motociclisti ancora lo ricordino è dovuto al carattere pionieristico e illegale delle sue scorribande. Non era di certo la prima volta che qualcuno si divertiva a sfrecciare a 300 all'ora in autostrada, ma è stato di sicuro il primo a realizzare una serie di video "home made" a riguardo, e grazie alle vendite dal suo sito gli ha guadagnato parecchi soldi. Il contenuto era decisamente spettacolare e - anche se ora potrebbe sembrare grezzo e poco curato - aveva la capacità di tenere la gente attaccata allo schermo proprio perchè qualcosa del genere, prima di allora, non si era mai vista se non nelle scene dei film hollywoodiani. Su Youtube si possono recuperare clip e interi spezzoni dei suoi DVD, ma non hanno più quell'effetto "wow" di 20 anni fa. 

Che fine ha fatto il nostro "eroe"? Non lo sappiamo con certezza e molte speculazioni sul suo conto hanno girato in rete durante gli anni, anche alcune riguardo una sua presunta morte. Diverse fonti riconducibili a gruppi Facebook frequentati da persone che lo conoscono nella vita reale, confermano che è vivo, che è ancora un pazzo amante della velocità, ma che ha deciso di abbassare i suoi limiti e vivere una vita più tranquilla. Apparentemente, dopo diversi arresti e una grossa crisi economica (data dal fatto che nessuno comprava più i suoi DVD, ma venivano scaricati illegalmente da internet), pare si sia stabilizzato lavorando per un concessionario auto di Stoccolma e che abbia pure messo sù famiglia, appendendo tuta nera e action cam al chiodo.

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