La storia di Ghost Rider e i video in moto amatoriali più illegali di sempre

La storia di Ghost Rider e i video in moto amatoriali più illegali di sempre

Nel 2002 una serie di DVD illegali hanno fatto il giro del mondo grazie a internet e sono finiti nella leggenda: protagonista un misterioso motociclista in total black che freccia a oltre 300 all'ora sulle strade europee in sella a varie Suzuki

20.02.2023 ( Aggiornata il 20.02.2023 10:38 )

Nel 2002 il mondo aveva appena scoperto le potenzialità di Internet e iniziava il fenomeno delle chat online di massa e dei programmi illegali per scaricare musica e film. È grazie a quest'ultimo strumento che il mondo è venuto a conoscenza di Ghost Rider, un "cavaliere nero" che in sella alla sua supersportiva giapponese ha seminato il panico per le strade d'Europa a velocità folli. Di lui si sa solo che è svedese e ancora oggi la sua identità è un mistero... che speriamo rimanga tale per sempre.

Chi era? Cosa ha fatto?

La sua produzione di DVD (come detto, diventati virali su internet grazie ai programmi peer to peer) vanta diversi episodi e in ognuno di questi vediamo Ghost Rider con la solita uniforme full black cavalcare Suzuki, da diverse serie di GSX-R alla esplosiva Hayabusa Turbo da quasi 500CV protagonista dei suoi ultimi video. La formula del contenuto era molto semplice ma efficace per l'epoca: telecamere montate a bordo della moto e un dettagliato racconto di lui che sfreccia a velocità incredibili sulle autostrade svedesi ed europee, sfidando la polizia e rischiando l'osso del collo. 

Tra le sue gesta c'è il percorso Stoccolma-Uppsala di 68km coperto in 14 minuti e 55 secondi, a una media di 273,1 km/h (nel DVD "Ghost Rider: The Final Ride"), un'impresa assolutamente folle registrata con strada aperta al traffico. Poi c'è la cavalcata notturna nella tangenziale di Parigi con il percorso ad anello attorno alla città chiuso in poco meno di 10 minuti, battendo il record che apparteneva ad un altro folle motociclista chiamato Le Prince Noir, che documentò il suo primato di 11 minuti e 4 secondi nel 1989. Poi altre scorribande in Italia e nel resto d'Europa sempre full gas. Negli ultimi DVD si è visto anche a bordo di auto e pure di biciclette (sempre intutato di tutto punto).

Fino al 2013 è stato attivo nella produzione di video, tutti illegali e tutti più o meno con lo stesso stile e tipo di contenuti: lui in autostrada che infrange qualsiasi tipo di regola e limite di velocità. Da mito indiscusso del web è poi diventato uno dei tanti content creator che agli esordi di Youtube postava il proprio on board camera in barba ai limiti di velocità, un "fenomeno" che per fortuna sta andando sempre meno di moda.

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