Da dove arriva la passione per la moto? Genetica e studio sono alla base

Come evolve la passione?

Come abbiamo detto, c'è la possibilità che nel percorso generazionale da padre a figlio la passione possa rimanere, crescere o morire. Dopotutto gli elementi non genetici che influiscono sulla crescita dell'interesse sono la maggioranza, circa 2/3. Ma quali sono?

Dove i geni dei nostri genitori si fermano entra in gioco la nostra capacità di apprendere e di come la applichiamo al soggetto che ci appassiona. Gli studiosi chiamano "apprendimento libero" quel processo che ci spinge a studiare uno specifico argomento senza bisogno di stimoli e obblighi esterni (per esempio un insegnante che dà i voti o un genitore che premia/punisce in base ai risultati). 

Quando la voglia di conoscenza del mondo delle moto stimola così tanto la produzione di dopamina e manda a pieno regime i nostri neurotrasmettitori, proviamo motivazione e piacere nel conoscere nuove cose e a studiarle in modo approfondito. Se poi dalla semplice teoria dei motori si passa alla guida, si parla di "pratica libera", guidata dal puro piacere di farlo, un po' come quei giovani che si applicano con una passione infinita ad apprendere uno strumento e diventano maestri di piano, o violino, o compositori di musica elettronica.

 In sostanza l'equazione della passione è scritta dal piacere di imparare unito alla genetica che i nostri genitori (o nonni, o bisnonni) ci hanno inconsciamente trasmesso. Ad ognuno poi spetta un percorso individuale di sviluppo dell'interesse nel tempo. Per fortuna siamo tutti diversi e non c'è un unico modo di esprimere e vivere la passione, e soprattutto non esiste una sola passione ma ne possiamo sviluppare di nuove per tutta la nostra vita! 

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