Andare in moto: il termine zavorrina è offensivo?

Andare in moto: il termine zavorrina è offensivo?

Un termine di uso comune nel mondo dei motociclisti, che da sempre hanno chiamato la propria compagna di gite in moto in questo modo affettuoso. Vi spieghiamo cosa vuol dire e da dove arriva l'utilizzo della parola

08.06.2022 ( Aggiornata il 08.06.2022 10:00 )

Il termine Zavorrina fa parte del linguaggio del motociclista italiano, e tutti noi conosciamo e utilizziamo questa parola in riferimento alle nostre amate compagne di viaggio e di vita, che siedono sempre dietro di noi durante i giri in moto. Se non avete mai pensato all'etimologia e all'origine del termine, questo articolo vi aiuterà a capire, anche in relazione al momento storico che stiamo vivendo in cui, teoricamente, questo termine è decisamente scorretto.

Grammatica italiana, definizione di "Zavorrina"

Zavorrina deriva logicamente da "zavorra", ovvero un peso extra che viene applicato ai mezzi di trasporto per bilanciare le masse ed avere un viaggio più confortevole. Inizialmente è nato come termine nautico: una zavorra ben posizionata limita parecchio i fenomeni di rollio e beccheggio dello scafo, ma poi è arrivato anche nel mondo dell'aeronautica e del trasporto su gomma. 

Oltre all'utilizzo positivo della zavorra, ce n'è anche uno negativo, e arriva dal mondo del motorsport. Da quando le corse di auto esistono, le zavorre sono state utilizzate come penalità o handicap previsti dal regolamento in numerose gare e campionati. In questo caso zavorra significa soltanto "peso extra" che limita le prestazioni velocistiche del mezzo.

Ed è da quest'ultimo che il termine "zavorrina" prende origine. Il vezzeggiativo "ina" sta a indicare la natura tutto sommato non offensiva della parola in riferimento al peso in più che ci si deve portare dietro e che limita parecchio le prestazioni e il divertimento della nostra moto. Dalle informazioni (poche) che possiamo trovare sull'origine della parola, pare sia stata coniata già ai tempi del fascismo, quando la lingua italiana era spesso usata in maniera allegorica.

Le Zavorrine sanno bene che il termine con cui vengono chiamate non è dei più rispettosi, ma il tenero vezzeggiativo lo accettano di buon cuore, spesso identificandosi all'interno di una categoria che è una vera e propria comunità: le zavorrine sono quelle che si godono i piaceri dell'essere motociclista e le avventure in giro per il mondo senza doversi preoccupare della guida del mezzo e riponendo massima fiducia nel proprio compagno. Molte di loro fanno il salto di categoria e diventano motociliste, altre rimangono orgogliose zavorrine per sempre.

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