Le prime volte: iniziato con un 1100 e non sono morto, ma ho rischiato grosso

Le prime volte: iniziato con un 1100 e non sono morto, ma ho rischiato grosso

Iniziare ad andare in moto con una cilindrata bassa è senza dubbio consigliato, ma se si vuole partire dai "pezzi grossi" nessuno vieta di farlo. Il consiglio di un motociclista esperto che ha iniziato con moto potenti e pesanti, però, può esservi utile

24.05.2022 ( Aggiornata il 24.05.2022 11:09 )

Lo scriviamo sui nostri articoli, ci facciamo le classifiche Top5, ne discutiamo sui commenti nei nostri social e ci teniamo a confermarlo anche qui: i neopatentati è bene che si approccino alle moto per gradi, partendo da cilindrate e potenze ridotte, su moto leggere, per poi passare a mezzi sempre più importanti man mano che l'esperienza cresce. Sono consigli, ma non sono regole imposte: chiunque potrebbe rimanere tutta la vita affezionato alle moto piccole, e ci sarà sempre quel motociclista così impallinato con le moto "grosse" che partirà direttamente da una qualche maxi senza mai fare passi indietro. 

Col 1100 a 20 anni, poi solo maximoto

La mia crescita come motociclista la si può ascrivere in quest'ultima casistica: ho bruciato le tappe e sono passato dallo scooter ad una 1100 bicilindrica senza passare da tutto quello che c'è in mezzo. Sono ancora vivo per raccontarvelo e per darvi qualche consiglio qualora vogliate andare controcorrente e prendere la strada più difficile verso la maturazione motociclistica.

Dopo aver preso la patente A a 18 anni, ho avuto modo di acquistare la mia prima moto a 20, si trattava di una Moto Guzzi V11 Le Mans, motona dalla potenza di 86 CV e un peso di circa 230 kg a secco. Andai contro il parere di mio padre e delle persone più esperte che mi consigliavano di partire da qualcosa di più contenuto, almeno in termini di peso e coppia, ma amavo troppo quella moto.

Negli anni seguenti ho accumulato esperienza con moto più potenti e più leggere, dalle 4 cilindri 750 alle bicilindriche sportive italiane con motore a V di 60 gradi, andando in pista e facendo viaggi spaccaschiena di giorni e giorni senza farmi mai realmente male. Devo ammettere che, per quanto riguarda i miei acciacchi fisici, ho avuto rogne più grosse con monopattini elettrici e auto.

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