Da uno a quattro cilindri: qual è il motore più autentico della storia?

Da uno a quattro cilindri: qual è il motore più autentico della storia?

Dalla nascita delle due ruote a motore a oggi, qual è stata l'architettura meccanica più diffusa, amata e utilizzata di sempre? E' una sfida da uno a quattro cilindri, che ci può dare un'idea di quale sia il motore che più di tutti è sinonimo di "motocicletta"

12.05.2022 10:41

Qual è il "vero" motore da moto, quello più rappresentativo della categoria delle due ruote? Non vogliamo fare campanilismi, ma vogliamo semplicemente capire se esiste un'architettura che più delle altre si abbini a pesi, dimensioni, uso e caratteristiche dei motocicli. Come possiamo immaginare è una sfida limitata a moto da 1 a 4 cilindri, e per darci qualche risposta dobbiamo fare un viaggio attraverso la storia, indietro di oltre un secolo, dove tutto ebbe inizio.

Dagli albori alla Seconda Guerra Mondiale

Come erano i motori delle prime moto? Se prendiamo la prima moto a combustione interna riconosciuta come tale, la Daimler Reitwagen del 1885, si trattava di un monocilindrico da 250cc, ma è molto discussa la sua vera natura di motocicletta, avendo più di due ruote che toccano costantemente terra. Le cose si fanno più complesse nei primi decenni del '900, dove le moto sembravano più simili a biciclette a motore, e all'interno dei travi del telaio ospitavano principalmente motori monocilindrici (le Harley, le Indian e le Triumph degli esordi), fino ad arrivare alle esotiche e ultralussuose Henderson che potevano raggiungere anche i 6 cilindri.

Le cose iniziarono a farsi serie dopo gli anni '20, perchè si iniziò a passare ad architetture plurifrazionate anche fra le moto più "popolari", ed è lì che nacquero miti come la Indian Scout e i motori V Twin di Harley Davidson. Gli anni '30 e '40 videro un arrestarsi della diffusione delle moto e dei progressi tecnologici per il trasporto civile, tutti gli sforzi erano rivolti al settore militare che spinsero lo sviluppo di pietre miliari della storia a due ruote, come il motore boxer BMW (bicilindrico), mentre in Italia iniziò la diffusione massiccia dei monocilindrici orizzontali Moto guzzi (Airone 250 in primis). Non possiamo citare ogni singolo modello o marchio che ha svolto un ruolo nei primi 50 anni della diffusione delle moto, ma in sostanza, erano anni dominati da moto mono e bicilindriche, quasi in egual proporzione per quanto riguarda l'importanza storica.

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