Ducati DesertX: numeri pazzeschi con Antoine Méo

Ducati DesertX: numeri pazzeschi con Antoine Méo

La nuova endurona bolognese protagonista di numeri di alta scuola con in sella il 5 volte Campione Mondiale di Enduro sul tracciato di Dorno

Redazione - @InMoto_it

21.04.2022 ( Aggiornata il 21.04.2022 12:07 )

Dimostrazione di forza. La Ducati DesertX, la nuova maxi enduro che a breve sarà protagonista della nostra prova, scalda i muscoli con un 5 volte campione del mondo Enduro in sella. Sul tracciato di Dorno, in provincia di Pavia, Antoine Méo ha dato sfoggio delle doti "acrobatice" della bicilindrica off-road bolognese esibendosi in numeri pazzeschi su un terreno prettamente da off-road.

Numeri da off-road

Tra salti e stoppies, co nil condimento di coreografiche intraversate in uscita di curva, la DesertX mostra le sue qualità in situazioni decisamente stuzzicanti. Diciamocelo, non è roba per tutti una guida di quel livello, ma indubbiamente sorprende per una maxi enduro che di certo non rivaleggia per stazza con le più snelle e guizzanti monocilindriche.

DUCATI DESERTX: COME è FATTA

Lo schema adottato per la ciclistica della nuova Ducati DesertX prevede un  telaio a traliccio in acciaio, che lavora in combinazione con sospensioni a lunga escursione adatte anche nel fuoristrada più impegnativo. L’ottimizzazione di tutti i componenti ha portato alla realizzazione di una moto con un peso a secco di 202 kg. Le scelte compiute sul piano della ciclistica puntano a fare della DesertX una moto facile da guidare e in grado di trasmettere feeling e sicurezza su ogni tipo di percorso, anche quelli più avventurosi.

Sul piano delle sospensioni, spiccano la forcella Kayaba a steli rovesciati da 46 mm di diametro e 230 mm di escursione e regolabile in compressione, estensione e precarico. Anche il monoammortizzatore, sempre Kayaba, è regolabile in compressione, estensione e precarico e, abbinato al forcellone in alluminio, con una corsa della ruota posteriore di 220 mm. Generosa la luce a terra che si attesta sui 250 mm, valore importante per la guida off-road più spinta. 

La DesertX monta ruote a raggi di 21 pollici all’anteriore e 18 pollici al posteriore avvolte da pneumatici di primo equipaggiamento Pirelli Scorpion Rally STR, con misure 90/90 e 150/70 e, grazie alla doppia omologazione, si possono montare anche coperture più stradali. 

L’impianto frenante è dotato di funzione di ABS Cornering. L’anteriore è caratterizzato da pinze radiali monoblocco Brembo M50 a 4 pistoncini da 30 mm di diametro, pompa assiale con leve regolabili e doppio disco di 320 mm con flange in alluminio. Al posteriore troviamo invece un singolo disco da 265 mm di diametro su cui lavora una pinza flottante a doppio pistoncino, sempre Brembo.

Ducati DesertX: Il motore

Adotta il Testastretta a distribuzione Desmo raffreddato a liquido da 937cc e dalla potenza di 110 cv e 92 Nm di coppia (sarà disponibile anche in versione da 35 Kw per chi ha la patente A2). Motore che è stato però ottimizzato per migliorare la guidabilità specifica di questo modello. E Ducati lo ha fatto aggiornando il cambio, la cui rapportatura è stata complessivamente accorciata su tutte le marce fino alla quinta per garantire il miglior comportamento in fuoristrada. Prima e seconda marcia, in particolare, sono molto più corte rispetto agli altri modelli equipaggiati con il Testastretta, per agevolare le fasi di guida a bassa velocità di alcuni passaggi difficili tipici dell'utilizzo in off-road. In compenso, la sesta marcia è adeguatamente lunga per favorire l'uso autostradale della moto mantenendo regimi di rotazione contenuti, che consentono di limitare il consumo di carburante e di aumentare il comfort.

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