Accessori moto in carbon look: stile racing o cattivo gusto?

Accessori moto in carbon look: stile racing o cattivo gusto?

La fibra di carbonio è meravigliosa sulle moto, ma tutto quello che la imita in modo più o meno credibile è decisamente di cattivo gusto. Ecco perchè il "carbon look" è sempre stato, e sempre sarà, una pessima scelta stilistica

05.10.2021 ( Aggiornata il 05.10.2021 10:48 )

Tra gli anni '90 e '00 la fibra di carbonio ha iniziato a vedersi più spesso sulle moto, soprattutto quando il mondo delle supersportive aveva un ruolo di primaria importanza sul mercato. La fibra di carbonio - da sempre simbolo di leggerezza e sportività - si è così fatta largo sul mercato sia come finitura originale delle moto più esclusive che come accessori aftermarket su cataloghi ufficiali e non. 

Nello stesso periodo, in parallelo al boom della fibra, si è sviluppata anche la versione economica della fibra di carbonio, chiamata in gergo "carbon look", che non è altro che plastica rivestita di un adesivo vinilico che riprende il colore e la trama della fibra di carbonio. Senza rendercene conto, gli accessori in carbon look hanno preso piede in modo rapido e abbiamo iniziato a vedere in giro parecchi specchietti, indicatori di direzione, cover e protezioni, puntali, unghie monoposto ecc. in un palese finto carbonio che il mondo degli appassionati ha accettato e diffuso.

Se è finto, è brutto

Benchè da una certa distanza sia difficile comprendere se si tratti di carbonio vero o finto, quando si guarda da vicino il carbon look è palesemente riconoscibile. Un adesivo in finto carbonio non avrà mai la profondità tridimensionale e i giochi di luce tipici della vera trama di fibra, e questo causa una certa delusione in chi si accorge della "fregatura". Ormai gli accessori carbon look sono sempre meno, la richiesta da parte dell'utenza scarseggia e i produttori aftermarket non puntano più su questo tipo di prodotti. La moda è per fortuna passata, ma ci sono ancora molti motociclisti che continuano a installare elementi in finto carbonio o a wrappare parti della propria moto con il vinile carbon look. 

Il principio dietro la scarsa accettazione del carbon look (da parta di chi scrive, ovviamente) si può applicare anche alla moda, quando ci si trova davanti a una copia contraffatta di un prodotto esclusivo, ma realizzato con materiali di scarsa qualità. Fondamentalmente, "mascherare" qualcosa per provare a dargli più valore cercando di fregare l'occhio di chi guarda, è un modo davvero brutto di darsi un tono. Si tratta del classico "vorrei ma non posso", una storpiatura della società moderna che ci vede pronti anche a fingere pur di essere in grado di competere ed essere accettati. Spesso chi compra carbon look è inconsapevolmente vittima di questa logica.

Se il carbonio costa troppo, ci sono altre alternative

Il carbonio, quello vero, costa molto e non tutti se lo possono permettere. Questo è un dato di fatto, ed è fondamentalmente il motivo principale della larga diffusione del carbon look negli anni: sembra carbonio, ma è molto più economico. Il fatto è che poi, facendo questa scelta di cattivo gusto, si incappa spesso ( e involontariamente) nel vorrei ma non posso di cui sopra.

Non trascuriamo anche il fatto che una moto strapiena di finto carbonio è penalizzata nel mercato dell'usato: di questi tempi, la maggior parte degli utenti che vedono il carboon look su una moto in vendita, vorrebbero rimpiazzarlo con carbonio vero o alternative meno "fake", quindi un'ulteriore spesa e un possibile deterrente per l'acquirente. Per fortuna la sensibilità dell'utenza è cambiata negli anni e ora, piuttosto che montare carbonio finto, si scelgono soluzioni più esteticamente e moralmente accettabili come l'alluminio o plastiche di alta qualità, ma gli irriducibili del carbon look sono ancora tra noi! 

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