Fenomeno supersportive: quando la race replica faceva sognare

Fenomeno supersportive: quando la race replica faceva sognare

Con gli occhi di oggi ci sembra assurdo che una nicchia del mercato come quella delle supersportive fosse nella parte alta delle classifiche di vendita in Italia, ma il fenomeno che ha scavallato il millennio è ancora nel cuore degli appassionati

21.06.2021 ( Aggiornata il 21.06.2021 09:15 )

Non sappiamo bene dove è iniziato il boom delle supersportive, è qualcosa che - al contrario di altre mode - non è stato accompagnato dalla presentazione di uno specifico modello ed è cresciuto in modo esponenziale nel giro di un decennio. I primi segni dell'interesse dei motociclisti italiani (ed europei in generale) per i mezzi manubri arriva, forse, dai primi anni '90 e dalla nascita delle 600 supersportive come CBR-F e Yamaha FZR, moto che hanno messo le basi per il proliferare di questa categoria a cavallo del nuovo millennio. Di sicuro possiamo identificare fra le cause di questo incredibile e irrazionale interesse due grandi protagonisti: il Giappone e il campionato mondiale Superbike.

La guerra delle "4 sorelle"

Rewind, Honda CBR 900 RR Fireblade FOTO

Rewind, Honda CBR 900 RR Fireblade FOTO

Nel 1992 la sportiva di Tokyo sconvolse i valori in campo tra le maxi: piccola come una 750 potente quasi come una moto di cilindrata piena. Faceva del rapporto peso/potenza il suo cavallo di battaglia grazie ai 125 CV dichiarati per un peso a secco di 185 Kg

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Giappone, perchè la partita dei grandi numeri delle supersportive sul mercato è un affare tutto giapponese fra Honda, Yamaha, Suzuki e Kawasaki. Le moto italiane, benchè non-plus-ultra del segmento erano collocate più in alto sia come prezzo che come performance sportive, e anche per questo rimasero nella nicchia pur aumentando anche loro le vendite.

Dal Sol Levante, invece, iniziarono ad arrivare modelli incredibili e tutto sommato abbordabili come le 750 di metà anni '90: si parla di CBR 900, Kawasaki ZX-7R, Suzuki GSX-R 750 SRAD e Yamaha FZR 750, che assieme alle sorelline di 600 cc hanno iniziato la scalata alle classifiche di vendita di pari passo con la crescente popolarità del mondiale per le derivate di serie, quella Superbike che subito dopo il 2000 visse la sua "Golden Age" e fece andare fuori controllo il mercato delle neonate 1000 carenate, che possiamo riconoscere come il punto più alto del fenomeno supersportive in Italia.

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