Adam Trinder del Canadian AMT Machine Shop ha portato i 200 CV della supersportiva giapponese sull'automobile, creando un ibrido davvero insolito
Non è sicuramente una prima volta, ma l'insolita idea di Adam Trinder del Canadian AMT Machine Shop di sostituire il motore di un'automobile con quello di una moto attira un po' di attenzione. Lo “scambio” è avvenuto tra una Mini prima serie e una Kawasaki Ninja ZX-10R.
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Trinder è partito dall'inglesina a cui ha rimosso il motore (al suo posto un serbatoio) e tolto i sedili posteriori, dove ha poi posizionato quello nuovo della Kawasaki ZX-10R, un quattro cilindri da 998 cc che eroga circa 200 CV. La scelta di spostare il motore nella parte posteriore, secondo Trinder, ha reso la Mini molto più manovrabile. L'agilità complessiva è dovuta anche alla scelta di lavorare con materiali leggeri, come alluminio e magnesio, che hanno portato l'auto a pesare solo 616 kg.
Inoltre, sono stati inseriti due grossi tubi che partono dai finestrini posteriori per portare l'aria necessaria alla combustione carburante. Per il cambio sequenziale è stata adottata una soluzione che sfrutta il freno a mano: per inserire la prima si spinge la leva in avanti, per le alte si spinge verso il pilota.
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L'interno è minimal, ma curato: sul cruscotto, infatti, è stata riportata tutta la strumentazione originale della Ninja. Stando a quanto dice l'ideatore e creatore di questa Mini Zx, l'unico difetto è il forte rumore prodotto dal motore all'interno dell'abitacolo.
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