Dall’alba in Oriente al tramonto in Occidente. In buona sostanza, quelle di domenica 21 settembre sono state 24 ore in cui il mondo ha visto passare fra i diversi fusi orari molte moto Royal Enfield. Occasione la 14ª edizione del One Ride, il raduno globale che ogni anno richiama gli appassionati del marchio indiano nello spirito del “Pure Motorcycling”.

6.000 motociclisti italiani

Hanno superato il numero di 40.000 i motociclisti coinvolti, che hanno partecipato a più di 1.500 uscite in moto organizzate in oltre 60 Paesi, trasformando un giro in moto in una delle più grandi celebrazioni motociclistiche sul pianeta. Incrementando del 33% le presenze rispetto all’edizione precedente, l’Italia, con circa 6.000 partecipanti, ha giocato un ruolo da protagonista.

Rituale collettivo

One Ride non può più considerarsi solo un raduno, ma un rituale collettivo per motociclisti di ogni età ed estrazione sociale, cultura e livello di esperienza. Gli itinerari scelti, oltre che per la bellezza dei paesaggi, hanno promosso sicurezza e guida responsabile.  Iniziative come “Helmets for India”, volta a sensibilizzare sull’uso del casco, o i momenti di mentoring portati avanti da alcune community, hanno contribuito a riportare il focus attentivo del motociclista sull’importanza di tornare a casa dopo ogni viaggio.

Passione e amicizia

Il raduno mondiale One Ride ha rappresentato anche un’esplosione di creatività: moto personalizzate, caschi dipinti a mano e abbigliamento originale hanno raccontato la storia personale di ogni partecipante. Con un linguaggio fatto di passione, stile e voglia di condivisione. Dal debutto del 2011, in cui parteciparono soli 14 Paesi, confermando i numeri della scorsa edizione, One Ride si consolida come simbolo di quel motociclismo caratterizzato da libertà di movimento, amicizia e guida in sicurezza.

Foto spia Royal Enfield Himalayan elettrica. Eccola su strada!