Moto in calo in Europa nel 2025: effetto Euro 5+, Germania maglia nera

Moto in calo in Europa nel 2025: effetto Euro 5+, Germania maglia nera
Battuta d’arresto per il mercato delle due ruote nei principali Paesi europei con le immatricolazione in discesa dell'11,3 %. Solo la Spagna in positivo, l'Italia contiene le perdite

Redazione - @InMoto_it

24.07.2025 17:55

Secondo i dati diffusi da ACEM (Associazione dei Costruttori Europei di Motocicli), nei cinque mercati più rilevanti – Francia, Germania, Italia, Spagna e Regno Unito – le immatricolazioni di motocicli si sono fermate a 542.361 unità, registrando un calo dell’11,3% rispetto allo stesso periodo del 2024 (611.145 unità).

Germania fanalino di coda

L’unica eccezione positiva è la Spagna, con 111.363 unità immatricolate e una crescita del 5% su base annua. Gli altri mercati sono invece in flessione: Italia (-4,2%), Francia (-14,8%), Regno Unito (-19,8%) e Germania, fanalino di coda con un pesante -29%. Una contrazione che riflette l’assestamento previsto dopo l’introduzione della normativa Euro 5+, come sottolineato anche da Antonio Perlot, Segretario Generale di ACEM.

Non va meglio per il segmento dei ciclomotori, con una flessione del 19,2% rispetto all’anno precedente: le immatricolazioni complessive nei sei mercati monitorati (Belgio, Francia, Germania, Italia, Paesi Bassi e Spagna) scendono a 68.690 unità, contro le 84.974 del 2024. Il calo più vistoso si registra in Italia (-32,4%) e Francia (-27,7%), mentre i Paesi Bassi segnano -17,4%, Belgio -9,7%, Germania -5,9% e Spagna -2%.

Dopo il calo post-Euro 5+, ACEM rilancia il valore dei veicoli leggeri

Commentando l’attuale situazione del settore, Antonio Perlot, Segretario Generale di ACEM, ha dichiarato: "Il primo semestre del 2025 conferma l’aggiustamento del mercato previsto dopo il passaggio alla normativa Euro 5+, con un calo nei volumi di immatricolazione in diversi mercati chiave europei. Nonostante questo rallentamento a breve termine, le moto restano una scelta popolare per la mobilità individuale in molte aree del continente.

In un contesto di profonda trasformazione del panorama dei trasporti - ha quindi aggiunto -  è fondamentale che i veicoli di categoria L vengano pienamente riconosciuti e sostenuti come parte integrante del futuro mix di mobilità. Questi veicoli offrono soluzioni flessibili, efficienti e sostenibili per soddisfare esigenze di mobilità sempre più diversificate. I decisori europei devono continuare a supportare la competitività del settore integrando i veicoli di categoria L nelle politiche di trasporto del futuro e nelle strategie a lungo termine per i cittadini".

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