Lo storico partner dell'azienda austriaca pagherà i creditori e farà ripartire la produzione, poi entrerà nel consiglio di amministrazione e inizierà a ristrutturare l'azienda.
La notizia era nell'aria da qualche tempo ma l'ufficialità è arrivata solo da poche ore: Bajaj Auto ha confermato di voler assumere il controllo di Ktm Ag attraverso un accordo da 600 milioni di euro. Questa somma servirà in buona parte a coprire i 548 milioni di euro che l'azienda austriaca deve ai creditori - il piano di ristrutturazione è stato concordato lo scorso 25 febbraio - e che vanno depositati entro il 23 maggio. Bajaj Auto è azionista di minoranza Ktm dal 2007 e ora è pronta ad assumerne il controllo, attraverso una partecipazione in Pierer Bajaj Ag, da cui scaturirà il controllo indiretto di Pierer Mobility Ag, ovvero la società a cui Ktm fa riferimento.
“Oggi si apre una nuova fase che ci consente di dare continuità alla storia di Ktm. Insieme al nostro storico partner Bajaj, siamo riusciti a definire una strategia che ci permetterà di raccogliere ulteriori 600 milioni di euro per il nostro nuovo inizio, oltre ai 200 milioni di euro già messi a disposizione. Gli stabilimenti esistenti – in particolare gli impianti principali di Mattighofen e di Munderfing – resteranno la base del nostro successo futuro. Di fronte a questa nuova, seconda opportunità, noi di KTM proviamo una profonda gratitudine e umiltà verso tutti coloro – all’interno e all’esterno del nostro gruppo – che l’hanno resa possibile. Inoltre vorrei ringraziare Stefan Pierer che ha gettato le basi per uno dei marchi più conosciuti nel settore motociclistico e che vanta una community unica.” ha detto il Ceo di Ktm Gottfried Neumeister.
Naturalmente per perfezionare il nuovo assetto societario bisognerà attendere le necessarie autorizzazioni normative, dopodiché Bajaj diventerà azionista di maggioranza di Ktm, continuando anche a sviluppare le attività in India. Ma quali saranno i prossimi passi da compiere? Il primo sarà quello di ottenere provvedimenti vincolanti di ristrutturazione dal Tribunale austriaco per sancire la fine del processo di autoamministrazione e definire la quota dei creditori. Il secondo sarà ricevere risposta positiva alle richieste di approvazione presentate alle varie autorità austriache. Poi, finalmente, dopo mesi di fermo, verrà riavviata la produzione di moto e la fornitura di componenti, abbigliamento e accessori ai mercati.
Una volta compiuti questi passi fondamentali verrà anche ricostituito il Consiglio di amministrazione, dopodiché verrà messo in atto un percorso di rilancio, attraverso un programma volto a ripristinare lo slancio e la crescita competitiva, promuovendo al contempo la solidità finanziaria dell'azienda. Di questo percorso farà parte anche l'esplorazione di potenziali partnership e collaborazioni per creare valore a lungo termine. Infine, non ci sono indicazioni per quanto riguarda i programmi sportivi, soprattutto quello più in vista, ovvero la MotoGP. A questo proposito, la situazione diventerà più chiara nelle prossime settimane.
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