Per le nuove monocilindriche di Hamamatsu il listino dichiarato è forse alto, soprattutto se paragonato alla concorrenza
E i dazi, e Trump, e la guerra, e l’inflazione…Ogni giorno sembra esserci una nuova, ineluttabile ragione che erode il nostro potere d’acquisto, un centesimo alla volta. E non parliamo solo dei beni primari, ma anche dei cosiddetti “beni di lusso”, come per esempio la moto (che di questo passo diventerà davvero un lusso per pochi…). Questa introduzione un po’ populista e un po’ realista serve a contestualizzare la domanda che ci siamo fatti in redazione quando abbiamo letto il prezzo della nuova Suzuki DR-Z4S: “Non saranno un po’ troppi 9.700 euro?”.
Partiamo dalle basi dell’economia: l’unico modo che abbiamo per giudicare il prezzo di un bene è confrontarlo con i prezzi dei beni simili. Funziona così anche il mercato azionario. In questo caso, le concorrenti dirette della Suzuki DR-Z4S sono per esempio la KTM 390 Adventure, anche lei fresca novità e venduta a partire da 7.880 euro. Quasi 2.000 euro meno (oltre il 20% del prezzo). E ancora, la Honda CRF300 Rally, progetto un pelo più datato ma comunque valido, parte da 6.890 euro. Se proprio vogliamo farci del male, possiamo guardare anche la Voge 300 Rally, che a 4.290 euro (meno della metà della DR-Z4S!) propone un pacchetto semplice ma comunque simile a quello della Suzuki. Dobbiamo salire di categoria per arrivare a cifre paragonabili. Per esempio, una Cfmoto 800MT-X costa 9.490 euro e se vogliamo spingerci oltre arriviamo alla KTM 690 Enduro R a 12.980 euro (!).
Non c’è dubbio che abbiano sparato un po’ in alto con le cifre; forse troppo? C’è da dire che Suzuki è tra le aziende che lascia più margine di sconto ai singoli concessionari, che in questo modo hanno più “armi” per effettuare una trattativa con i potenziali clienti. Senza contare che, spesso, la filiale italiana di Suzuki è libera di fare promozioni piuttosto aggressive. Staremo a vedere: solo il mercato dirà se hanno avuto ragione o meno.
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