Nuovo codice della strada: quali sono le novità per i monopattini

Nuovo codice della strada: quali sono le novità per i monopattini

Le regole saranno molto ferree per l'utilizzo di questi mezzi elettrici, al fine di responsabilizzare meglio chi li guida

Redazione - @InMoto_it

26.11.2024 ( Aggiornata il 26.11.2024 12:14 )

Con il nuovo codice della strada – che ricordiamo deve ancora arrivare in Gazzetta Ufficiale - sono stati apportati dei cambiamenti per quanto riguarda i monopattini elettrici. Da un periodo molto lungo si sta discutendo sempre più spesso sull'utilizzo sbagliato che se ne fa, e spesso la loro presenza su strada è pericolosa.

Con il nuovo CdS ci sono delle regole più strigenti che verranno applicate. Vediamole.

Cosa cambia per i monopattini?

L'intento, con la nuova legge, è quello di tutelare sia chi li guida, sia gli altri utenti in strada.

  • Diventa obbligatorio installare indicatori luminosi di svolta: in questo modo chi è alla guida saprà quali sono le direzioni effettive che sta prendendo, non rischiando di andargli contro o frenare all'improvviso.
  • Dopodiché sarà necessario avere un buon sistema frenante e un contrassegno identificativo, che si avvicina a una targa.
  • Inoltre, per la sicurezza di chi li usa, diventa necessario indossare un casco affinché qualora avvenga un incidente di qualsiasi genere, abbia la testa protetta da traumi.
  • Ci saranno delle modifiche anche per la velocità: dovranno andare solo su strade urbane mantenendo una velocità che non superi i 50 km/h, senza andare in piste ciclabili, aree pedonali e contromano.

Monopattino elettrico: il problema per le aziende sharing

Bird in crisi: "È impensabile fornire un casco per ogni monopattino"

Queste nuove regole fanno storcere un po' il naso alle aziende sharing, specie sulla questione del casco. È infatti recente una dichiarazione a La Repubblica di Giorgio Cappiello, Head of Public Affairs Italy dell’azienda Bird, il quale ha detto: "È impensabile fornire un casco per ogni monopattino, in quanto i ganci sono poco sicuri e non è possibile installare bauletti per via dei rischi legati alla stabilità." 

RideMovi in crisi: "siamo costretti a comprare oltre 450 elmetti"

Anche RideMovi, molto più attivo a Firenze, aveva espresso le sue preoccupazione al Corriere della SeraL'azienda aveva infatti già pensato a questa novità dei caschi, per poi eliminarla a causa di alcuni ricorsi. Tuttavia, l'esperienza non era stata delle migliori in quanto c'erano stati moltissimi furti: "Come RideMovi, siamo costretti a comprare oltre 450 elmetti al mese solo per il capoluogo toscano." 

Bit in crisi: "L’80% di chi noleggia un monopattino è un cliente occasionale"

Oltre questo, c'è il discorso su chi debba fornirli, se l'azienda o il guidatore, poiché questo non è specificato. Inoltre, secondo Bit, come riporta La Repubblica, obbligare l'utente al casco condannerebbe tutte le aziende sharing. Michele Francione, direttore operativo di Bit, ha detto: “Se l’utente è consapevole di rischiare fino a 400 euro di multa e non ha il casco dietro, preferirà non prendere il mezzo. La domanda calerà a picco e ci saranno ripercussioni su fatturati e posti di lavoro. L’80% di chi noleggia un monopattino è un cliente occasionale, che prende il mezzo all’ultimo minuto, magari perché non ce ne sono altri disponibili."

Lime in crisi: "passo indietro rispetto a quanto evidenziato l’ottava Conferenza Nazionale Sharing Mobility"

Alessio Raccagna, Senior Director Goverment Affairs - Southern Europe di Lime ha invece detto che "per quanto concerne la modifica del Codice della Strada, come Lime riteniamo che ad oggi, qualora fosse confermato, questo si tratterebbe comunque di un passo indietro rispetto anche a quanto evidenziato l’ottava Conferenza Nazionale Sharing Mobility, che mostra per l'ennesima volta come non ci sia alcun problema sulla sicurezza dei mezzi."

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