ANCMA accoglie con favore le introduzioni, in particolare lo status di utente vulnerabile della strada per i motociclisti
Oggi 20 novembre 2024 il Codice della Strada ha finalmente avuto il via libera definitivo da parte del Senato. Una notizia, questa, accolta con favore da Confindustria ANCMA (Associazione Nazionale Ciclo Motociclo Accessori). In una nota il presidente della rappresentanza dei costruttori e distributori della filiera delle due ruote Mariano Roman ha sottolineato “il passo in avanti compiuto con le novità riguardanti cicli e motocicli, frutto anche di una proficua collaborazione e attività di advocacy promosse con FMI”.
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Ma quali sono queste novità di cui parla ANCMA?
Prima di tutto l’introduzione dello status di utente vulnerabile della strada per i motociclisti, che per l’associazione “rappresenta un passaggio significativo e non banale, in grado di avere effetti sul piano culturale, come anche per l’implementazione di progetti di sicurezza stradale e infrastrutture più a misura di moto”. Menzione anche per il via libera per i conducenti maggiorenni di moto e scooter “125” ed elettrici dai 6 kw di accedere alle autostrade e tangenziali, che per ANCMA è “un risultato importante che non solo permette all’Italia di allinearsi al resto dell’Europa, ma è in grado di dare ulteriore impulso al marcato e alla mobilità di prossimità su due ruote”.
Tra gli argomenti toccati, anche “il sollievo nel vedere esclusa la prospettiva dell’introduzione di targa e assicurazione per le biciclette, misura miope e potenzialmente dannosa per un mercato già in affanno come quello del ciclo”.
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