Per combattere la sosta selvaggia, la città eterna, affianca alla polizia locale una nuova tecnologia: vediamola nel dettaglio
"Cerbero rappresenta un importante strumento per migliorare la qualità della vita dei romani e per rendere le nostre strade più sicure (…) Con questo sistema, diremo addio alla sosta selvaggia e a tutte quelle abitudini scorrette che mettono a rischio la sicurezza di pedoni e ciclisti".
Con queste parole il sindaco di Roma Roberto Gualtieri presenta Cerbero, nuova tecnologia di cui si sta dotando la polizia locale per controllare le infrazioni di chi si mette alla guida.
Ma come funziona, nel dettaglio, Cerbero?
Vengono utilizzati 20 nuovi apparati tecnologici con telecamera mobile, dotati di supporto magnetico per apposizione sui veicoli e di un software, sia per la gestione delle attività per la rilevazione delle violazioni sulla sosta irregolare, sia per le interrogazioni immediate alla banca dati Mctc durante i controlli su Revisione e Assicurazione dei veicoli.
Cerbero sfrutta una tecnologia avanzata basata sull'utilizzo di una telecamera a doppia direzione, con due punti di ripresa, davanti e dietro, e reti neurali per l'uso dell'intelligenza artificiale, in grado di osservare, capire ed eventualmente segnalare all'operatore di polizia le anomalie riscontrate durante le attività di pattugliamento. La gestione delle attività e dello strumento sarà comunque nelle mani degli agenti che, ricevuti i dati su appositi tablet, provvederanno a emettere la sanzione dopo aver valutato la situazione.
Terminate le procedure con la società Safety21, la fase formativa degli agenti e ultimata la distribuzione degli apparati tra i gruppi territoriali e tra il gruppo pronto intervento traffico, ora Cerbero è pronto per entrare in azione sulle principali strade della Capitale, in ogni municipio, dal Centro alla periferia.
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