Molti turisti e sportivi nel tempo sono passati sopra questi disegni sul terreno, danneggiandoli in maniera irreversibile
Quando si pratica un qualsiasi sport o si svolgono attività per passione, bisogna sempre avere come priorità il rispetto per l'ambiente circostante e il suo valore storico. Cosa che molto probabilmente è sfuggita a un gruppo di motociclisti che, nel fare fuoristrada sul deserto cileno di Atacama – l'area più deserta del pianeta – hanno rovinato antichi geoglifi lì situati.
Non era necessario passarvici sopra, bastava arginarli, ma si è scelto comunque di preferire il proprio divertimento alla loro tutela. Da quanto si apprende dal New York Times “le immagini realizzate con i droni e diffuse questo mese da Gonzálo Pimentel, archeologo e presidente della Fundación Desierto de Atacama, un'organizzazione non governativa cilena, hanno messo in evidenza i danni accumulati a quello che lui chiama ‘il libro di storia del deserto’. I veicoli - compresi i camion delle operazioni minerarie - hanno calpestato i geoglifi nell'Alto Barranco e in altre zone del deserto, sfregiandoli con centinaia di tracce”.
Ma la notizia più dolorosa, perché questo è il termine giusto, è che non possono essere sistemati. Nonostante il governo cileno sia intervenuto, e ora miri a sensibilizzare tutti coloro che fanno rally nel deserto e rendere migliori le segnaletiche, è molto difficile individuare i responsabili di quanto accaduto a causa in primis della lontananza del luogo, ma anche perché non hanno dati che possono fornire informazioni su chi ha attraversato il deserto. Ciò che sarebbe giusto fare, invece, è prestare molta più attenzione e avere a cuore la Terra con i suoi tesori.
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