Il ministro delle Imprese ha poi parlato delle accise dicendo che in questo modo si possono “aiutare le famiglie in difficoltà alle prese con l'inflazione”
Alla fine l'ammissione c'è stata. La crescita dei prezzi dei carburanti è in atto. A dirlo è Adolfo Urso, ministro delle Imprese, in un'intervista a Repubblica: "hanno cominciato a salire da quando l'Opec+, il cartello dei paesi arabi alleati con la Russia, ha cominciato a tagliare la produzione per far salire i prezzi del barile. Un aumento che si scarica sul consumatore".
Urso poi continua: "In Italia abbiamo il costo industriale di benzina e diesel più basso d'Europa, molto più di Germania, Francia e Spagna”, e l'Europa "dovrebbe giocare anche nel caso dei carburanti un ruolo da protagonista. Come è avvenuto per il gas, quando il presidente Draghi ha proposto un price cap oltre il quale i paesi Ue non avrebbero più acquistato la materia prima, provvedimento poi attuato con il governo Meloni".
Parlando poi delle accise, il ministro ha detto: "Il presidente Draghi prese quella decisione in un momento eccezionale. Il governo Meloni ha preferito utilizzare quelle risorse per il taglio del cuneo fiscale, per i salari più bassi e le famiglie più numerose. E vogliamo rendere queste misure strutturali. In questo modo possiamo aiutare le famiglie in difficoltà alle prese con l'inflazione e per dare uno stimolo al sistema produttivo attraverso i consumi".
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