Come succede nei massimi campionati motoristici, su autostrade e superstrade è prevista una vettura che dirigerà il traffico e la velocità di marcia
Le novità del nuovo Codice della Strada, approvato dal Consiglio dei Ministri, sono molte e fanno parlare. Tra queste, ha catturato l’attenzione la cosiddetta “safety car”, che molti conosceranno per averla vista lungo i circuiti delle competizioni motoristiche, come la MotoGP e la Formula 1.
In caso di incidente in autostrada o superstrada, il nuovo Codice della Strada prevede l’utilizzo della safety car, che si inserisce nell’articolo 43 “Segnalazioni degli agenti del traffico” a cui sono stati aggiunti i commi 5-bis e 5-ter, nei quali viene specificato che “sulle strade con carreggiate indipendenti o separate da spartitraffico, al fine di prevenire situazioni di pericolo derivanti dalla presenza di persone sulla carreggiata, dall’installazione o rimozione di segnaletica per cantieri, da incidenti o altri eventi imprevedibili, il rallentamento graduale della marcia dei veicoli e l'eventuale regolazione del flusso veicolare può avvenire anche mediante l’impiego di veicoli degli organi di polizia stradale […]. I veicoli di cui al comma 5- bis, impiegati nelle attività di cui al medesimo comma, devono tenere in funzione il dispositivo supplementare a luce lampeggiante in abbinamento ad un pannello rettangolare recante la scritta safety-car”.
Insomma, la safety car della polizia sembra proprio che si comporterà come quella della MotoGP e Formula 1, mettendosi davanti e creando una fila di veicoli, oltre a impostare la velocità massima a cui tutti i mezzi dovranno viaggiare fino al momento in cui la situazione non tronerà sicura. Non si sa ancora nulla, invece, sulle modalità di rallentamento graduale della marcia dei veicoli né come sarà regolato il flusso veicolare e nemmeno le caratteristiche dei veicoli impiegati.
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