Alto Adige, la Provincia mette il limite ai vacanzieri (e alle moto)

Con la stagione mototuristica per eccellenza alle porte, non è ben chiaro cosa stia succedendo al nord Italia, in particolare in Trentino e in Alto Adige. Un paio di settimane fa vi avevamo raccontato della Legge varata in Trentino che dovrebbe disciplinare l'accesso ai motociclisti sulle strade di pertinenza che si traduce nel pagare una tassa per poter circolare su queste strade. E ora arriva un’altra notizia, ma dall’Alto Adige, che come tante altre zone ha deciso di imporre un limite alle persone che qui possono decidere di trascorrere le loro vacanze.

I limiti

“Ci siamo accorti che il nostro territorio, la nostra comunità e le nostre risorse come acqua ed energia erano arrivate a un livello di sfruttamento che non doveva e poteva più essere superato – ha dichiarato l’assessore al turismo della provincia autonoma di Bolzano Arnold Schuler a Repubblica – così con una delibera abbiamo deciso di introdurre un limite massimo di pernottamenti”. Stando così le cose, sembrerebbe che ci sia la volontà di tutelare il patrimonio della zona e di offrire servizi migliori ai turisti, ma anche ai residenti. Sono tuttavia noti a tutte le numerose proteste da parte dei cittadini rivolte al mototurismo, al grido di “moto troppo rumorose”. Così come sappiamo bene quanto il mototurismo sia attivo in queste zone, che sono tra le predilette dai centauri. Continua Schuler: “Abbiamo fissato dei limiti massimi come la somma di tutte le opportunità di pernottamento, il numero dei posti letto per ogni singolo comune, salvo diritti già acquisiti, non può più essere aumentato”. Il limite è di 34 milioni, ovvero le presenze turistiche raggiunte in Alto Adige nel 2019. “In questo modo il turista starà meglio, avrà un’offerta di qualità e staranno meglio anche i residenti”.

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