Il piano, presentato dai governatori di Veneto, Trentino Alto Adige e Belluno, è stato pensato in vista delle Olimpiadi invernali del 2026
Il 2026 per l'Italia sarà un grande anno. Lo stivale infatti ospiterà i 25° Giochi olimpici invernali e i festeggiamenti saranno previsti sia nella città di Milano che a Cortina d'Ampezzo. Un momento incredibile e anche molto emozionante, che però richiede un'accurata preparazione. Il Governo ha deciso che fra le norme che verranno attuate ci sarà anche la “Zona a basse emissioni delle Dolomiti", che limiterà l'accesso alla zona montana a partire già dal 2024.
Le province di Alto Adige, Trentino, Belluno e Veneto hanno sfruttato l'occasione e presentato ad ottobre del 2022 un piano, in cui hanno richiesto di stabilire un sistema di prenotazione per raggiungere i passi Pordoi, Gardena, Sella e Campolongo, con la speranza che questo modus operandi rimanga anche dopo i Giochi Olimpici.
Fra i primi a parlare è stato proprio il presidente Luca Zaia, il quale ha detto che "In alcuni momenti dell'anno, in inverno e in estate, abbiamo i passi che sono in difficoltà. Non è solo una questione di traffico e di ingorghi, ma è anche una questione di inquinamento e di sostenibilità".
Anche il vicegovernatore dell'Alto Adige Daniel Alfreider si è espresso in merito, dichiarando alla testata tedesca TGR Tagesschau: "Vogliamo meno rumore, vogliamo meno emissioni e questo richiede una nuova costruzione giuridica. I nostri avvocati e i nostri legali ci stanno lavorando insieme al ministero".
Se questa linea sarà ufficialmente approvata, partirà dal 2024. L'Italia non è stata però l'unica a proporre un progetto simile: anche Germania e Francia ad esempio hanno avanzato queste richieste con lo scopo di ridurre il rumore.
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