Microcar nei parcheggi delle moto: la Cassazione dice no

Microcar nei parcheggi delle moto: la Cassazione dice no

Una sentenza che va avanti dal 2015 e ha dato ragione al Comune di Roma: quegli spazi sono riservati solo alle due ruote

Redazione - @InMoto_it

08.02.2023 ( Aggiornata il 08.02.2023 18:04 )

Quante volte, arrivati a destinazione, stiamo per parcheggiare la nostra moto negli spazi adibiti e, invece, li troviamo occupati da altri veicoli? Spesso. Una “situazione tipo” che è finita in tribunale e ora ha una conclusione: le microcar non possono parcheggiare nei posteggi riservati ai moto e scooter.

La vicenda

Facciamo un passo indietro. Siamo nel 2015 e la società Rappresentanze Ferrari Federico e Andrea s.r.l. si oppone a una multa elevata dalla polizia locale di Roma Capitale in via Fabio Massimo, a Prati. La sanzione era per una microcar che gli agenti avevano trovato negli stalli riservati a moto e scooter. La società si rivolge al giudice di pace sostenendo l’illegittimità del verbale: secondo loro, la sosta sarebbe dovuta considerarsi permessa in quanto “il veicolo oggetto di accertamento era qualificabile come un quadriciclo leggero assimilato”. Arriviamo al 2017, quando il giudice di pace dà ragione al Comune, basandosi sul presupposto della ritenuta sussistenza della contestata violazione “poiché il mezzo in questione si includeva nella categoria dei quadricicli a motore di cui all’art. 53, comma 1, lett. h), c.d.s., per come evincibile anche dalla relativa carta di circolazione”. Questo vuol dire che, a prescindere dalla cilindrata (che in questo caso è la medesima degli scooter), si prende in considerazione la tipologia di veicolo: non un motociclo, ma un quadriciclo. La decisione viene poi confermata, nel 2019, dal tribunale di Roma che fa un’aggiunta: nei parcheggi in questione era presente un cartello che specificava a quale tipo di veicolo fosse riservata la sosta (cioè alle due ruote).

La conclusione

Nonostante il doppio no, la società presenta il ricorso in Cassazione, sostenendo nuovamente la possibilità di considerare le microcar al pari dei motocicli, e quindi la loro legittimità a sostare in quegli spazi riservati. Roma Capitale risponde con un controricorso e aggiunge ulteriori spiegazioni, parlando di una questione di “spazio”: “nelle zone di sosta in cui gli spazi destinati a ciascun veicolo sono delimitati da segnaletica orizzontale, vale a dire dalle classiche strisce, i conducenti sono tenuti a sistemare il proprio veicolo nello spazio ad esso destinato, senza invadere gli spazi contigui; ciò comporta che, nel caso delle microcar posteggiate negli spazi adibiti alla sosta per i ciclomotori (ovviamente più stretti), deve ritenersi che la loro sosta è stata illegittimamente effettuata”. Le microcar, quindi, occupano più spazio rispetto a una moto o uno scooter, ed è la segnaletica orizzontale a renderlo evidente.

La società deve così pagare le spese del giudizio d’appello, che ammontano a 370 euro. Ma soprattutto, adesso, quante altre multe arriveranno alle microcar parcheggiate nei posti a loro non adibiti?

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