Mentre gli italiani fanno la fila per fare il pieno prima dello sciopero del 25 e 26 gennaio, le cifre tornano pericolosamente a salire
Con lo sciopero dei benzinai del 25 e 26 gennaio alle porte, che fermerà la rete italiana per 48 ore, motociclisti e automobilisti oltre a fare la fila ai distributori per il pieno, danno anche un’occhiata ai prezzi alla pompa. Che, sfortunatamente, si stanno alzando. Lo scorso fine settimana, quello del 21-22 gennaio, ha fatto registrato un aumento (conseguenza di quello delle quotazioni internazionali dei prodotti raffinati), con la benzina self service a 1,84 euro/litro (1,98 servito) e il gasolio a 1,89 (2,026 servito).
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Quali sono le medie dei prezzi praticati? Le cifre vengono comunicate dai gestori all'Osservatorio prezzi del ministero dello Sviluppo economico ed elaborati dalla Staffetta. Gli ultimi numeri sono quelli rilevati alle 8 di ieri mattina su circa 15mila impianti. Secondo questi dati, la benzina self service è a 1,842 euro/litro (+16 millesimi, compagnie 1,844, pompe bianche 1,839), diesel a 1,888 euro/litro (+13, compagnie 1,891, pompe bianche 1,882). Per quanto riguarda il servito, benzina a 1,980 euro/litro (+16, compagnie 2,021, pompe bianche 1,898), diesel a 2,026 euro/litro (+13, compagnie 2,068, pompe bianche 1,940). Passiamo al Gpl: il servito è a 0,782 euro/litro (il prezzo resta invariato, compagnie 0,793, pompe bianche 0,769). Il metano servito è a 2,144 euro/kg (-22, compagnie 2,162, pompe bianche 2,130). Sulla autostrade i prezzi aumentano ancora di più: benzina self service 1,922 euro/litro (servito 2,179), gasolio self service 1,967 euro/litro (servito 2,225), Gpl 0,884 euro/litro, metano 2,187 euro/kg.
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