Con i prezzi alle stelle (ormai si sfiorano i 2 euro al litro per la benzina) potrebbe arrivare un nuovo intervento da parte del Governo
La situazione del caro carburante è un problema che desta non poche preoccupazioni sia in un normale cittadino che a livello politico. La benzina è salita vertiginosamente mentre comincia a farsi sempre più vicina la data dell’8 luglio, giornata in cui termina il taglio delle accise. Ma, forse, il governo starebbe pensato ad un nuovo intervento in grado di poter supportare gli italiani.
La benzina al distributore è salita di parecchio nonostante il taglio delle accise. A fine marzo le quotazioni avevano chiuso in rialzo, registrano con la benzina verde 1,914 euro al litro per il self service, mentre per il servito più di 2 euro, mentre il diesel è arrivato 1,831 euro. Ad oggi la media nazionale della benzina al self-service si avvicina a 1,97 euro/litro, quella del gasolio a 1,88 euro/litro. Come riporta Federconsumatori, l’aumento ha pesato parecchio sulle famiglie che, in termini economici, hanno visto la spesa del carburante di 264 euro (calcolando due pieni al mese). Insomma, una cifra considerevolmente alta.
Il Governo potrebbe prepararsi per ricorrere ai ripari. Non c’è all’orizzonte nessuna certezza ma forse l’ipotesi di un nuovo taglio delle accise. La sottosegretaria Maria Cecilia Guerra ha confermato che non si tratta solo di un’idea, ma è tutto ancora in fase di studio. Considerati già i 2 decreti ministeriali e i 2 decreti legge dal costo totale di 3,36 miliardi di euro, si suppone che il meccanismo, in caso, sarebbe lo stesso e quindi, nell’eventualità che un nuovo taglio delle accise si concretizzasse, è forse probabile che lo si attuerebbe con uno stanziamento di 1 miliardo al mese.
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