Zef Eisenberg, un errore di frenata fu causa della morte?

Zef Eisenberg, un errore di frenata fu causa della morte?

Il 47 londinese morì nel 2020 su una Porsche 911, tentando di di battere il record di velocità terrestre. Un'inchiesta è in corso per chiarire le cause

Redazione - @InMoto_it

26.05.2022 16:39

Non tutti i tentativi di infrangere un record è detto che vadano a buon fine. Anzi, a fare da contraltare alla gioia della riuscita, può esserci anche una tragedia che si consuma nel tentativo di batterlo. Potrebbe esserci una frenata compiuta troppo presto dietro la morte di Zef Eisenberg, detentore in passato di diversi record su moto elettrica, fondatore di un brand di fitness, scomparso a causa di un incidente, mentre provava a battere il record del mondo di velocità terrestre stavpolta su quattro ruote e a bordo di una Porsche 911. Un’inchiesta è attualmente in corso per risalire alla vera causa della tragedia.

L'incidente di Eisenberg

Il fatto ebbe luogo nel 2020 ad Elvington Airfield, vicino New York. Secondo l’inchiesta, l’incidente fu causato da un ”errore del pilota”: secondo il commissario di gara Graham Sykes, i freni sarebbero stati attivati prima che venisse completamente spiegato il paracadute, facendo sì che l’auto divenisse “instabile”. Nella stessa dichiarazione ufficiale, il race marshal ha anche detto che il 47enne padre di due figli aveva utilizzato la vettura in tutta tranquillità durante la giornata; dopodiché, in seguito al dispiegamento del paracadute nella gara finale del pomeriggio, “l’auto ha cominciato a sollevarsi come se sotto ci fosse stata aria”.

Malcolm Pittwood, coordinatore dell’impresa, ha dichiarato che Eisenberg voleva assicurarsi il “diritto di potersi vantare” sui social grazie al conseguimento di questo record, non avendogli la Motorsport UK mai attribuito il riconoscimento per aver creato la Porsche più veloce al mondo.

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