Lettere al Direttore: il cambiamento climatico è una fake. Forse...

Lettere al Direttore: il cambiamento climatico è una fake. Forse...

Il clima e le conseguenti azioni per ripristinare un equilibrio, sono argomento di dibattito. È un problema reale o solo isteria collettiva? E le soluzioni? Solo un palliativo? Facciamo un pò di chiarezza

Redazione - @InMoto_it

13.04.2022 ( Aggiornata il 13.04.2022 14:01 )

Rivoluzione ambientale: le soluzioni possibili

Cari lettori, ho più o meno la stessa età del signor Gravano. Nel 1972 mi regalavano un fantastico Garelli cross con cilindro a canna cromata. Mi unisco alle sagge considerazioni del sig. Nino, aggiungendo che la bufala della “svolta green” è un modo per creare un mostro. Mi spiego meglio: viaggiando in autostrada si nota una colonna continua di Tir in un senso e nell’altro (e voi pensate che si riesca a rendere elettrici i Tir o a mettere le merci sui treni come non si è mai riusciti a fare?) Negli ultimi 30 anni la vera svolta “green” sarebbe stata il potenziamento della rete ferroviaria e portuale, e poi qualcuno si pone il problema delle navi da trasporto e da crociera che scaricano di tutto in mare o degli aerei che inquinano in maniera esagerata? Per non parlare dell’inquinamento urbano da riscaldamento e delle fabbriche? Ma per favore! Ricordo che il primo principio della fisica è che “nulla si crea e nulla si distrugge, ma tutto si trasforma”, e quindi lo sfoggio di tecnologia elettrica ben venga, ma senza esagerare.
Quando ero piccolo si diceva che nel 2000 sarebbe finito il petrolio e che avremmo viaggiato su mezzi da fantascienza (vedo in giro autobus datati e treni diminuiti a tal punto nelle corse e nella manutenzione che sono quasi inutilizzabili). Insomma, chi vivrà vedrà, ma io di certo non mi spavento e la mia Montesa 349 del ‘79 e la Beta 270 del 2008 insieme al glorioso Ciao e al Garelli Vip rimarranno per sempre nel mio garagino insieme agli altri miei 4 catorci italiani, di almeno 20 anni, che non hanno nemmeno un bullone cinese! Sono motociclista da sempre, con 2 figlie, un cavallo, 6 caprette e un cane.
Enrico Giani

Mi riaggancio a quanto scritto nella risposta alla lettera precedente di Fabio. Credo che il problema ambientale non sia una bufala. Soprattutto credo che abbiamo sottovalutato per troppi anni il problema. Anni di crescita economia che non ha tenuto in debita considerazione gli effetti sull’ambiente. Poi è arrivata Greta, ha alzato una mano ponendo qualche domanda scomoda, e il mondo si è reso conto di essere arrivato lungo in curva (per usare una metafora motociclistica...). Ed ora corre ai ripari facendo in dieci anni quello che avrebbe dovuto (e potuto) gestire nei trenta precedenti. Il trasporto su gomma (TIR), la rete ferroviaria, l’elettrificazione dei mezzi di trasporto sono oggetto di ampia e serrata discussione a livello europeo e mondiale. Senza contare che c’è una parte di globo il cui problema non è l’emissione di CO2 nell’aria ma è quello di mettere insieme il pranzo con la cena. Le moto? Sono forse il più piccolo dei problemi in questa infinita discussione. E forse possono rappresentare una soluzione quando si parla ad esempio di mobilità sostenibile. Anche se la moto in questione è una Montesa del 1979.

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