Guerra in Ucraina, Honda sospende le spedizioni in Russia

La Casa giapponese si aggiunge al nutrito gruppo di aziende che hanno deciso di bloccare i rapporti con lo stato invasore 

Guerra in Ucraina, Honda sospende le spedizioni in Russia

Pubblicato il 4 marzo 2022, 12:48

Sono sempre di più le aziende, non solo del mondo dei motori, che stanno prendendo posizione contro la Russia. Chi lo fa aiutando l’Ucraina e chi congelando i rapporti con lo stato invasore, come Harley-Davidson, primo costruttore di moto che ha sospeso le spedizioni dei suoi modelli nella nazione guidata da Putin. E ora arriva anche la notizia di Honda che ha bloccato le esportazioni (sia di moto che di auto) verso la Russia. Un numero nutrito e compatto di colossi mondiali che sta abbandonando la nazione.

Anche Honda si unisce al coro

Una posizione netta, come quella di tante altre grandi aziende mondiali, che esplicita la volontà di non fare affari con la Russia a seguito dell’invasione dell’Ucraina. Per il Marchio giapponese si tratta anche di una tutela nei propri confronti, per le possibili difficoltà nel sistema dei pagamenti dal momento che, a differenza di altre Case, parecchi modelli vengono trasferiti dagli Stati Uniti. “La casa giapponese ha preso questa decisione a causa delle sfide intorno alla distribuzione e alle finanze” ha detto Misako Saka, un portavoce Honda. “Riprenderà le spedizioni una volta che la situazione tornerà alla normalità”.

KAWASAKI H2 CON I COLORI DELL’UCRAINA: UN OMAGGIO ALL’ANTONOV DISTRUTTO

Iscriviti alla newsletter

Le notizie più importanti, tutte le settimane, gratis nella tua mail

Premendo il tasto “Iscriviti ora” dichiaro di aver letto la nostra Privacy Policy e di accettare le Condizioni Generali di Utilizzo dei Siti e di Vendita.

Commenti

Loading

L’Europa fa marcia indietro: niente più stop ai motori a combustione dal 2035

L'ufficialità arriverà nei prossimi giorni, ma le dichiarazioni di Manfred Weber non lasciano spazio a dubbi

Autovelox, la maggior parte di quelli attivi si trova al Nord: ecco la città che ne ha di più

Nord Italia guida la classifica per numero di dispostivi: Lombardia e Veneto in testa; Sud e alcune province quasi assenti. Torino e Roma le città più sorvegliate