Guerra in Ucraina, Harley-Davidson: stop alle vendite in Russia

Guerra in Ucraina, Harley-Davidson: stop alle vendite in Russia

In seguito all'invasione dell'Ucraina, la Casa statunitense ha bloccato le spedizioni dei suoi modelli nel Paese di Putin: è il primo costruttore di moto a prendere tale decisione

Redazione - @InMoto_it

03.03.2022 18:24

Gli effetti della guerra si ripercuotono con forza anche sul mercato motociclistico. E non solo a livello di rialzo dei prezzi del carburante. Harley-Davidson è infatti diventato il primo grande produttore di moto ad annunciare di aver sospeso le vendite in Russia come conseguenza dell'invasione dell'Ucraina.

Il primo grande marchio di moto a prendere posizione

In una breve dichiarazione, la Casa di Milwaukee afferma che sta bloccando le spedizioni dei suoi modelli in Russia, rivolgendo un pensiero al popolo ucraino e a tutti coloro colpiti da questa guerra improvvisa e brutale. Non sappiamo comunque quanto questa decisione impatterà nelle finanze del marchio, dato che Harley-Davidson non fornisce cifre di vendita relative al solo mercato russo.

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Tuttavia, è una delle numerose aziende di alto profilo che hanno deciso di voltare le spalle alla Russia dopo lo scoppio della guerra, nonché, come accennato, tra i primii grandi marchi a due ruote a farlo insieme ad Honda, e dopo che altri "colleghi" dal mondo delle auto (come Jaguar, Honda stessa, Land Rover e Rolls-Royce) avevano preso posizione ritirando le proprie attività dal Paese. Anche se non è che gli altri costruttori di moto stiano a guardare: di recente sull'argomento si è espresso Timur Sardarov, CEO di MV Agusta, che non ha di certo usato parole dolci nei confronti di Vladimir Putin.

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