Swigz, la moto elettrica realizzata nel 2010: raggiungeva i 307 km/h

Swigz, la moto elettrica realizzata nel 2010: raggiungeva i 307 km/h

Nato dalla mente dell'inventore Chip Yates, questo modello venne per gareggiare insieme alle moto con motore a scoppio  

Redazione - @InMoto_it

18.02.2022 16:55

Chi dice che i veicoli elettrici sono lenti e noiosi? Certo, ascoltare il rombo del motore a scoppio di un’auto o di una moto è indubbiamente una soddisfazione, ma Chip Yates, inventore nordamericano, ha dimostrato che i veicoli elettrici non hanno nulla da invidiare agli altri. Come? Costruendo la prima superbike elettrica Swigz basata sulla Suzuki Hayabusa.

Dove mettere le batterie?

Ormai il mondo della mobilità è sempre più diretto verso l’elettrico. Le case motociclistiche fanno a gara per creare il modello green più potente e dal design più accattivante, ma dieci anni fa questa realtà appariva quasi un miraggio. Nel 2010 Chip Yates ha così deciso di inventare una sperbike elettrica che potesse competere nel campionato AMA insieme alle moto con motore “classico”. Il lavoro non è stato certo semplice: dopo aver posizionato il potente motore raffreddato a liquido da 250 CV, sono stati effettuati dei calcoli per capire quante batterie erano necessarie per completare una gara. Subito si era reso conto che per quest'ultime serviva una sistemazione adatta e aveva deciso quindi di creare una “coda” sul retro della sella. La visione futuristica di Yates non finiva qui, perché l’inventore aveva ideato inoltre un sistema per sfruttare l’energia cinetica della decelerazione nella ruota anteriore al fine di ricaricare la batteria prolungandone l’autonomia.

Successi attesi

La moto è scesa in pista all’Infineon Raceway già nel 2010, debuttando in gara solo due mesi dopo e vincendo un argento e un bronzo al WERA AutoClub Speedway. Sui circuiti raggiungeva addirittura i 260 km/h, prendendo parte anche alla Pikes Peak. Nel 2011 è arrivata a toccare i 307 km/h. La Swigz di Chip Yates è stata esposta ad una mostra del Ptersen Museum nel 2019 catturando gli sguardi dei tantissimi appassionati che ormai la considerano la “madre” delle moto elettriche.

IL SETTORE MOTOCICLISTICO STA DIVENTANDO DAVVERO ECOSOSTENIBILE?

  • Link copiato

Commenti

InMoto in abbonamento