Lettere, moto elettrica e Cina: ma il "diavolo" è davvero così brutto?

Lettere, moto elettrica e Cina: ma il "diavolo" è davvero così brutto?

La mobilità green e i mezzi provenienti dalla Cina, temi che per molti aspetti
si sovrappongono, non smettono di far discutere. Anche per la tanta passione che anima i motociclisti... sempre più divisi sull’argomento

14.02.2022 ( Aggiornata il 14.02.2022 18:36 )

Triumph Explorer: il costo della qualità

Vado in moto da più di venticinque anni e ho sempre avuto “crossover”. Prima Africa Twin, poi Varadero da mamma Honda. In seguito due Triumph Tiger Explorer 1200, l’ultima del 2017 che è la mia attuale compagna. Costano delle fucilate, ma non hanno ancora rivali in virtù delle maxi-cilindrate. Qui però si apre una falla: la mia Tiger di oggi ha un problema al mono ammortizzatore posteriore semi-intelligente e, dopo soli quattro anni, potrei essere costretto a sostituirlo. Ok, succede. Quanto costa? Quasi 1300 euro montato. Ora, pare anche comprensibile che, per una moto che costa 18.000 euro, un ricambio possa costare così tanto. Ma la riflessione è: quanti motociclisti giovani con contratti precari e molte spese da pagare potranno sognare una moto così? Io sono vecchio, ho 54 anni sono nonno e molto più libero di togliermi uno sfizio ogni tanto. Ma per i soggetti di cui parlavo prima diventerà indispensabile acquistare prodotti tipo la TRK, che aumenterà di cilindrata e romperà le scatole anche al mio segmento.

Lettera firmata

Sì è così. La qualità costa: materiali di prim’ordine, processi produttivi accurati, qualità della componentistica, sistemi elettronici, prestazioni... sono tutti elementi che fanno aumentare il costo di una motocicletta. Sì, le maxi sono un segmento destinato a pochi facoltosi, che spesso sono anche quelli che iniziano ad avere i capelli bianchi. Il mono della tua Tiger costa tanto, ma è rapportato – come tu sottolinei – alla qualità del mezzo. Le nuove generazioni, se paragonate a quelle del Secondo Dopoguerra (fino a tutti gli Anni ‘90), si sono scontrate con un mondo più esigente e che offre meno possibilità. In termini di “stipendi”... più avaro. Non a caso, anche le Case costruttrici stanno riposizionando la gamma lavorando sul rapporto qualità/prezzo. Sanno che dall’Oriente stanno arrivando mezzi molto più abbordabili a livello di quotazioni, con una qualità costruttiva interessante; riportare i giovani in sella significa anche offrire mezzi meno costosi. Magari più semplici, sì. Avere più moto in circolazione è un bene per tutti.

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