I motociclisti amano le loro creazioni ma spesso ignorano i nomi di chi ha disegnato alcune delle moto più belle degli ultimi anni. Ecco una nostra lista delle "matite" più iconiche delle due ruote

Creatori di sogni: designers che hanno lasciato il segno nelle moto

<p class="p1"><span class="s1">La <a href="https://www.inmoto.it/news/attualita/2021/12/22-5038546/addio_a_shunji_tanaka_designer_kawasaki_sue_furono_la_z1000_e_ninja_zx-10r">scomparsa di Shunji Tanaka</a>, porta inevitabilmente a una riflessione. Le moto più famose della storia e quindi i loro designer sono sempre stati al centro di dibattiti piuttosto intensi: o si amano o si odiano, non ci sono vie di mezzo, come per tutto ciò che è stato “grande”. <strong>Proviamo allora a fare una lista di artisti della moto che hanno segnato di più il settore con le loro creazioni, le loro mentalità e il loro inesauribile talento.</strong><br />
Sicuramente ne dimentichiamo qualcuno. Segnalatelo pure nei commenti.</span></p>

<div style="page-break-after: always"><span style="display: none;"> </span></div>

<h2 class="p1"><span class="s1">Ola Stenegard</span></h2>

<p><span class="s1"></span></p>

<p class="p1"><span class="s1">Con la <strong>S1000RR</strong>, BMW ha dato alla luce la sua prima vera superbike moderna. Una moto che può dividere per il suo aspetto, certo, ma non si può negare che l’intervento di <strong>Ola Stenegard</strong> sia stato provvidenziale per le sportive bavaresi: la sua mano, infatti, si era già vista con il modello precedente la <strong>S1000RR</strong>, ovvero la <strong>HP2 Sport</strong>. Stenegard non ha seguito filoni: non ha attinto dal Giappone, né dall’Italia, ma ha creato per le sportive BMW un design unico e riconoscibile. </span></p>

<p class="p1"><a href="https://www.inmoto.it/news/approfondimenti/2021/05/12-4229984/moto_e_design_parte_3_le_bmw_che_hanno_lasciato_il_segno"><span class="s1">Moto e design (parte 3), le BMW che hanno lasciato il segno</span></a></p>

<div style="page-break-after: always"><span style="display: none;"> </span></div>

<h2 class="p1"><span class="s1">Willie G Davidson</span></h2>

<p><span class="s1"></span></p>

<p class="p1"><span class="s1">Tra i designer di moto certamente Willie G Davidson non spicca per modernità. M<strong>a dalla sua ha il grandissimo merito di aver creato un legame diretto tra i motociclisti e la famiglia fondatrice del Marchio (in quanto nipote di uno dei fondatori) ed è stato tutta la vita in azienda</strong>. “<em>La migliore ricompensa è stata vedere l'impatto che le nostre moto hanno sulle vite dei clienti. Tutto ciò che facciamo nello stile nasce dalla regola che la forma segue la funzione, ma entrambi portano all’emozione</em>” ha detto in un’intervista di qualche anno fa. Tre le Harley più conosciute da lui disegnate da Willie G ci sono Super Glide, Low Rider, Heritage Softail Classic, Fat Boy, V-Rod e Street Glide.</span></p>

<div style="page-break-after: always"><span style="display: none;"> </span></div>

<h2 class="p1"><span class="s1">Shunji Tanaka</span></h2>

<p><span class="s1"></span></p>

<p class="p1"><span class="s1">Appena scomparso, Tanaka è arrivato (dopo un’esperienza da Mazda) nei primi anni 2000 da Kawasaki ed è stato il motore di tante creazioni. Responsabile della Z1000 e di ogni generazione di ZX-10R, della ZZR1400, della GTR1400, è anche intervenuto in qualche modello da cross della Casa di Akashi. Ha saputo traghettare Kawasaki verso uno stile moderno, reinventandone l’estetica e rivoluzionandone la mentalità.</span></p>

<p><a href="https://www.inmoto.it/news/curiosita/2021/06/29-4435909/moto_e_design_parte_6_le_kawasaki_che_hanno_lasciato_il_segno">Moto e design (parte 6), le Kawasaki che hanno lasciato il segno</a></p>

<div style="page-break-after: always"><span style="display: none;"> </span></div>

<h2 class="p1"><span class="s1">Pierre Terblanche</span></h2>

<p><span class="s1"></span></p>

<p class="p1"><span class="s1">Tra i vari designer di moto, Terblanche è certamente uno di quelli che ha diviso e molto. E contestualizzando la sua carriera viene facile capire perché: il suo ruolo non è mai stato messo in discussione nel centro stile Ducati, ma c’era per sempre Tamburini. E poi la mossa: dopo anni di incertezze sulla sostituzione della 916-998, Ducati rivela la 999 che all’epoca non ebbe il risultato sperato. <a href="https://www.inmoto.it/news/approfondimenti/indimenticabili/2021/01/06-3793591/ducati_999_perche_solo_ora_ne_scopriamo_il_vero_valore_">Solo oggi (stiamo parlando di oltre 10 anni dopo) sta iniziando a essere rivalutata</a> con un numero sempre più alto di seguaci. </span></p>

<div style="page-break-after: always"><span style="display: none;"> </span></div>

<h2 class="p1"><span class="s1">Adrian Morton</span></h2>

<p><span class="s1"></span></p>

<p class="p1"><span class="s1">Di “allievi” Tamburini ne ha avuti molti, che poi hanno spiccato il volo e hanno seguito la loro strada. Uno di questi è Adrian Morton che è stato designer responsabile dell’attuale generazione di <strong>MV Agusta</strong>, dando vita per esempio a modelli come <strong>F3 e Rivale</strong>. Negli anni ’90, sempre alla Casa di Schiranna, viene coinvolto nello sviluppo dell'originale F4. Mette anche la firma nel progetto della <strong>Benelli Tornado</strong> che, nonostante alcuni difetti, aveva un aspetto fantastico. </span></p>

<div style="page-break-after: always"><span style="display: none;"> </span></div>

<h2 class="p1"><span class="s1">Miguel Angel Galluzzi</span></h2>

<p><span class="kcode ktype-immagine" data-k-id="5041003" data-k-kid="sn:inmoto:5041003" data-k-thumb="https://cdn.inmoto.it/images/2021/12/23/110421259-07f58143-7c85-4541-ab66-95e2bab106ee.jpg" data-k-type="immagine"></span></p>

<p class="p1"><span class="s1">Quando alla Ducati c’erano Tamburini e Terblanche, era anche il tempo di Miguel Galluzzi che ha dato una spinta decisiva alla ripresa della Casa di Borgo Panigale a inizio anni ’90. Il motivo? <strong>Ha progettato <a href="https://www.inmoto.it/news/approfondimenti/indimenticabili/2020/05/22-3013213/ducati_monster_storia_di_una_moto_che_non_c_era/">Ducati Monster che nel 1992 era ancora più radicale</a> della 916 presentata l’anno dopo</strong>, senza contare il prezzo accessibile (diversamente dalla 916 che era per tanti un sogno inarrivabile). La sua vittoria si percepisce ancora oggi, che sono passati trent’anni: il modello attuale condivide ancora molto del design di quello originale. I lavori di Galluzzi, tuttavia, non sono finiti qui: <strong>ha firmato anche la Cagiva Raptor e ha supervisionato la Aprila RSV4. </strong></span></p>

<div style="page-break-after: always"><span style="display: none;"> </span></div>

<h2 class="p1"><span class="s1">Gianandrea Fabbro</span></h2>

<p><span class="s1"></span></p>

<p class="p1"><span class="s1">Se la Ducati 999 ha brillato nelle corse, ma non nel design come invece ha fatto la 916, con la 1098 Gianandrea Fabbro ha messo tutti d’accordo. <strong>Un successo, il suo, poi bissato dal progetto della 1199 Panigale</strong>, una moto dove il designer ha integrato componenti meccanici e stile distaccandosi da ogni modello precedente e creando un esemplare unico. </span></p>

<p class="p1"><a href="https://www.inmoto.it/news/approfondimenti/2021/04/21-4149819/icone_del_design_parte_1_le_ducati_che_hanno_lasciato_il_segno">Moto e design (Parte 1), le Ducati che hanno lasciato il segno</a></p>

<div style="page-break-after: always"><span style="display: none;"> </span></div>

<h2 class="p1"><span class="s1">Mitsuyoshi Kohama</span></h2>

<p><span class="s1"></span></p>

<p class="p1"><span class="s1">Se<strong> Massimo Tamburini</strong> ha influenzato lo stile di molti designer, Mitsuyoshi Kohama è stato colui che lo ha ispirato. Capo del design Honda, ha messo la firma su moltissimi modelli, ma ce n’è uno che più di ogni altro lo racconta:<strong> la NR75</strong>0 che molti si ricorderanno per il suo motore a pistoni ovali, ma in realtà è anche<strong> il modello <a href="https://www.inmoto.it/news/approfondimenti/indimenticabili/2021/10/25-4849950/honda_nr_750_30_anni_fa_la_moto_che_strego_tamburini">a cui Tamburini si è ispirato per la creazione della Ducati 916</a></strong>. Una moto che non ha l’eleganza del modello di Borgo Panigale, ma ha comunque anticipato numerosi aspetti: dai doppi fari a fessura allo scarico sotto la sella. </span></p>

<p class="p1"><a href="https://www.inmoto.it/news/approfondimenti/2021/05/26-4291268/moto_e_design_parte_4_le_honda_che_hanno_lasciato_il_segno">Moto e design (parte 4), le Honda che hanno lasciato il segno</a></p>

<div style="page-break-after: always"><span style="display: none;"> </span></div>

<h2 class="p1"><span class="s1">Massimo Tamburini</span></h2>

<p><span class="s1"></span></p>

<p class="p1"><span class="s1">Dopo averlo nominato così tante volte, non c’è da stupirsi nel trovarlo in cima alla lista di designer. Qualcuno potrebbe obiettare che la sua produzione è limitata, ma il lavoro fatto con la Ducati 916 potrebbe essere sufficiente per incoronarlo. <strong>Per per perorare la causa, aggiungiamo anche il suo intervento nella realizzazione della MV Agusta e il fatto che sia stato uno dei padri della</strong></span><strong> Bimota.</strong></p>

<p class="p1">Segnaliamo, tra i più recenti esponenti in questa nostra carrellata, matite geniali come <a href="https://www.inmoto.it/news/approfondimenti/2020/12/30-3779726/5_concept_di_bezzi_che_hanno_scatenato_il_dibattito_nel_2020">Oberdan Bezzi</a><strong>, Rodolfo Frascoli, </strong><a href="https://www.inmoto.it/news/approfondimenti/2020/08/14-3272410/valerio_aiello_di_honda_il_futuro_dei_crossover">Valerio Aiello</a><strong> e <a href="https://www.inmoto.it/news/news/2015/12/21-55402/l_africa_twin_pu_cambiare_la_honda">Maurizio Carbonara</a>.</strong></p>

<p class="p1"><a href="https://www.inmoto.it/news/news/2021/09/30-4757621/top_10_i_concept_piu_intriganti_visti_a_eicma" style="margin: 0px; padding: 0px; border: 0px; font: inherit; vertical-align: baseline; -webkit-font-smoothing: antialiased; color: inherit; text-decoration-line: none; outline: none;">Top 10: i concept più intriganti visti a Eicma</a></p>

<p>I motociclisti amano le loro creazioni ma spesso ignorano i nomi di chi ha disegnato alcune delle moto più belle degli ultimi anni. Ecco una nostra lista delle "matite" più iconiche delle due ruote</p>
