Lambretta da record: dallo scooter modificato al siluro da 200 all'ora

Dario Ballardini
Pubblicato il 21 agosto 2025, 08:14 (Aggiornato il 22 ago 2025 alle 09:13)
MUSEO DELLO SCOOTER: IL MISTERO DELL’ULTIMO SILURO
Da qualche mese l’ultima Lambretta da record, quella dei 200 km/h, è tornata a casa. Troneggia orgogliosamente nel Museo dello Scooter di Vittorio Tessera, che della Lambretta è il guru: produce e vende ricambi per Lambretta, ha un’officina dedicata al restauro delle sole Lambretta nella quale lavorano tre persone e ha scritto 17 libri sulla storia dello scooter lombardo.
Conosce bene anche la storia dell’ultimo siluro, e il piccolo mistero che si porta dietro. "Era rimasto nella sala congressi dello stabilimento Innocenti, con anche il certificato dei 200 all’ora – racconta –. Quando lo stabilimento è stato venduto alla Leyland il siluro è rimasto lì, vi è rimasto anche dopo la vendita di tutto il blocco a De Tomaso, e quando questi ha ceduto lo stabilimento alla Fiat si è portato il siluro a Modena, a casa sua. Successivamente ha venduto la sua collezione di Maserati alla famiglia Panini, quella delle figurine, e nel blocco è finita anche la Lambretta da record. Di recente hanno deciso di vendere molte moto all’asta a Parigi e io sono andato là. Siccome non sono così ricco da potermela permettere, l’ha acquistata la famiglia Innocenti tramite la fondazione Innocenti, e me l’hanno lasciata in deposito qui nel museo".
Avendola tra le mani, Tessera ha fatto una scoperta sorprendente. È l’unico siluro Lambretta da 200 all’ora esistente, eppure non è identico a quello del record.
"Nel 1962 vollero fare un filmato con questo siluro e tolsero il compressore perché si guidava più facilmente. Fatto questo, non lo rimontarono perché non serviva più, e lo buttarono via. Ma la cosa strana è che questo che ho comprato a Parigi, che è stato venduto da Panini e prima era esposto nello stabilimento Innocenti, non è quello che ha fatto i 200 all’ora in Germania. È simile ma non uguale. La mia ipotesi è che dopo il record pensassero di andare ancora avanti, e quindi avessero ri-carrozzato lo stesso veicolo per migliorarlo. Questa sarebbe dunque una terza versione che non è mai stata usata. È l’ipotesi più probabile perché questo è il prototipo che è sempre stato tenuto nello stabilimento, esibito come il siluro dei 200 all’ora anche nelle pubblicità. Non ce n’erano altri".
Niente a che vedere nemmeno con il siluro prima versione. "Quello che aveva fatto soltanto i 190 all’ora, più vecchio, era più cicciotto, più largo, senza compressore, ed è al Museo della Scienza e della Tecnica di Milano. L’ho restaurato io 30 anni fa. Innocenti lo ha regalato al Museo, e anche la Piaggio ha regalato al Museo un esemplare di quello con i cilindri contrapposti; ho restaurato io pure quello. Probabilmente una versione precedente di quello esposto nel museo Piaggio".

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