HAT Sanremo-Sestriere: InMoto con... Moto Morini

HAT Sanremo-Sestriere: InMoto con... Moto Morini

In sella alla crossover X-Cape abbiamo portato a termine la grande classica dell'adventouring. Oltre 450 piloti al via per quasi 30 ore ininterrotte di guida... ma che gusto!

08.09.2022 18:39

La grande classica dell'adventouring, la Sanremo-Sestriere del circuito HAT, è un appuntamento imperdibile per gli appassionati dei viaggi avventura, delle maratone motociclistiche, dell'off-road. In Moto c'era, inserito nel team Moto Morini che ha messo a disposizioni tre X-Cape preparate per l'occasione e per affrontare qualsiasi tipo di percorso. Come al solito tre le formule per partecipare. La Extreme con partenza il venerdì sera, la più abbordabile Discovery con sosta notturna e la Classic. La scelta del team InMoto/Moto Morini è caduta proprio su quest'ultima, quasi 600 km tra asfalto (40%) e sterrato (60%), con partenza il sabato mattina e arrivo a Sestriere (questi i piani...) intorno all'ora di pranzo della domenica. Una tirata di una trentina di ore comprensive di un riposino veloce “da qualche parte” durante la notte. Questi gli accordi di base dei membri del team. 

Compagni di avventura del direttore di InMoto Andrea Padovani, il campione di enduro Luca Marcotulli e Andrea Zazzara.

Moto Morini X-Cape: affidabile e piacevole

Le moto utilizzate, come detto, sono le Moto Morini X-Cape appositamente preparate per l'occasione. Nulla di rivoluzionario rispetto al modello di serie, solo qualche piccolo accorgimento per affrontare la trasferta e l'off-road con tranquillità. Prima di tutto i pneumatici: quelli di serie hanno lasciato il posto ai Metzeler Karoo 3 tassellati quanto basta per affrontare pietre e fango, ma ottimi anche su asfalto.

La pressione adottata, per evitare l'incubo di ogni fuoristradista, ovvero la foratura (tutt'altro che una remota possibilità), è di 2.5 e 2.5 bar, anteriore e posteriore; si perde un po' di feeling certo, ma si viaggia sereni. Altro elemento essenziale è la protezione paramotore per preservare il basamento e i collettori di scarico da urti con pietre sporgenti e sassi. Non mancava il top case floscio (molto solido e relativamente capiente) per gli attrezzi e i ricambi, e le pedane seghettate (basta rimuovere lo spessore in gomma fornito di serie). Per il resto... tutto standard, a riprova dell'affidabilità e della buona efficacia della moto in ogni condizione d'uso.

Trenta ore (quasi) ininterrote di guida

Alla HAT con la Moto Morini X-Cape

Alla HAT con la Moto Morini X-Cape

InMoto, inserito nel team Moto Morini in sella alla crossover X-Cape, ha portato a termine la grande classica dell'adventouring. Oltre 450 piloti al via per quasi 30 ore ininterrotte di guida... ma che gusto!

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Partenza alle 10 della mattina di sabato. Cielo minaccioso sopra Sanremo, ma il sole fa capolino tra le nuvole. L'asfalto si alterna al fuoristrada leggero; ci lasciamo alle spalle San Romolo, Bajardo e il bellissimo borgo di Pigna. Le nuvole si serrano, inizia piovere mentre affrontiamo il Sentiero degli Alpini sul confine Italia-Francia. E puntiamo Pornassio, Ormea e Garessio. Non finisce mai. Seguiamo il percorso sul navigatore, quasi in maniera ipnotica. La mascherina si bagna, si appanna, si asciuga quando smette di piovere. È un continuo su e giù da montagne e sentieri più o meno impegnativi. Meta della giornata è Prato Nevoso, ultima vera fatica prima di Boves dove ci aspetta la cena. Arriviamo al bivacco insieme a una tempesta tropicale che si sfoga proprio mentre approfittiamo del pasto. Lasciamo asciugare le antipioggia (e anche l'intimo, che proprio asciutto non è...), diventate nel frattempo amiche inseparabili. 

Un'oretta di pausa riscalda le ossa e permette al temporale di passare. La nostre è fresca e molto umida. Tuoni e fulmini all'orizzonte. L'organizzazione sconsiglia di ripartire ma la strada da fare è ancora tanta, quasi 300 km. Dobbiamo metterci in movimento. Su di nuovo le antipioggia, si riparte: prima Cuneo, poi Busca. L'asfalto ci permette di rilassarci un attimo. Non troppo, perché ci attendono scorrevoli (ma viscidi) percorsi sottobosco. Al ristoro di Melle, quasi a mezzanotte, decidiamo che possiamo fermarci, complice l'invitante retro di una trattoria (tenuta aperta per l'occasione dagli organizzatori) che diventa un dormitorio pubblico. Uno stanzone, un pavimento e lo zaino come cuscino. Sì, anche in queste condizioni, buttati per terra con giacca e stivali, si dorme. Due ore... e si riparte.

Il dramma (e la bellezza) dell'alba

Alle due e mezza della mattina siamo di nuovo sulle nostre X-Cape a seguire una traccia che non sappiamo quali sorprese ci riserverà. E infatti il fango non manca; si scivola, si cade, ci si rialza e si riparte. Il buio avvolge ogni cosa e quando arriva l'asfalto il corpo si rilassa e il sonno colpisce le membra come un treno in corsa e le palpebre si chiudono. Finalmente l'alba; la ammiriamo dal Colle Lazzarà prima della discesa verso Pomaretto dove ci attende la colazione nel ristoro preparato per l'evento.

Il sole sale all'orizzonte, il cielo è blu, terso, nemmeno una nuvola. Dopo venti ore togliamo finalmente le antipioggia... Lasciamo la valle e saliamo verso il Colle delle Finestre per poi scendere verso Susa e ancora su verso la Galleria dei Saraceni e il Forte al Seguret, ultima tappa prima dell'arrivo a Sestriere. Che per il team Moto Morini (e InMoto) è stato registrato poco prima delle 14. Un tempo che tiene anche conto delle ore spese per foto e video d'ordinanza. Insomma, nonostante la pioggia e le difficoltà, ci siamo difesi alla grande. Appuntamento al 2023, quindi. La HAT è da mettere sicuramente in calendario anche per il prossimo anno...

HAT Sanremo-Sestriere con la Moto Morini X-Cape

HAT Sanremo-Sestriere con la Moto Morini X-Cape

InMoto, inserito nel team Moto Morini in sella alla crossover X-Cape, ha portato a termine la grande classica dell'adventouring. Oltre 450 piloti al via per quasi 30 ore ininterrotte di guida... ma che gusto!

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