Connessione Smart tra pneumatici e veicolo: a cosa serve e perché è utile

Connessione Smart tra pneumatici e veicolo: a cosa serve e perché è utile

Un anno fa abbiamo parlato dell'internet delle cose applicato agli pneumatici. Ora qualcosa sta iniziando a muoversi, passando dalla teoria alla pratica

Franco Giallini

30.12.2024 ( Aggiornata il 30.12.2024 10:10 )

Quando abbiamo approcciato l’argomento della connessione fra pneumatici e veicolo (InMoto n. 8/2023), ci siamo per forza di cose limitati a tratteggiare degli scenari, realistici ma ancora con dettagli sfumati perche? le informazioni in nostro possesso erano limitate. Avevamo anche premesso che ci saremmo aspettati le prime applicazioni pratiche nell’ambito dei veicoli commerciali, con l’intento di aumentare la sicurezza di guida e le economie di esercizio.

I nostri pronostici si sono rivelati corretti: nel giro di un anno si sono mosse molte cose e certi indicatori lasciano presagire uno sviluppo a ritmo sostenuto di quella che non e? piu? solo un’idea ma una vera nuova tecnologia ancorche? allo stadio embrionale.

Cosa sappiamo

A suffragare le nostre previsioni sono da un lato le indicazioni dei costruttori, dall’altro studi di settore che prevedono uno sviluppo del mercato degli pneumatici connessi nei prossimi dieci anni a ritmi che vengono continuamente rivisti al rialzo, e che adesso parlano di oltre il 60% annuo con conseguenti grandi prospettive di business. Tornando al lato tecnico, basta fare qualche nome per capire che i big players si stanno muovendo in fretta: Continental in primis, forte del fatto che puo? sviluppare in autonomia i pneumatici, i sensori e i protocolli di comunicazione con le sue centraline di controllo veicolo (in sostanza una connessione Bluetooth a basso consumo), ma e? notizia di poche settimane fa che Pirelli e Bosch hanno siglato un accordo di sviluppo tecnologico congiunto; Michelin poi e? impegnata gia? da qualche anno in questo campo con diverse partnership, e Goodyear Tire & Rubber Company non sta a guardare e sta lavorando con ZF.

Dove verranno montati (inizialmente)

I primi beneficiari di questa tecnologia saranno i veicoli commerciali, ma gli occhi di tutti sono puntati alle flotte e ai futuri veicoli a guida autonoma, ed e? importante che si stiano gia? studiando applicazioni e scenari di sviluppo dedicati alle automobili ad alte prestazioni e da qui il travaso tecnologico verso il mondo delle due ruote e? davvero dietro l’angolo.

Connessione tra pneumatici e veicolo: Vantaggi

Ma che valore aggiunto puo? dare uno pneumatico connesso a settori merceologici fra loro abbastanza diversi?
Partiamo dai vantaggi comuni: il sistema e? l’evoluzione del gia? noto TPMS, ovvero Tyre Pressure Monitoring System o sistema di controllo della pressione dello pneumatico che fornisce a veicolo e guidatore il controllo puntuale dello stato di gonfiaggio delle gomme.

Cosa può fare 

La differenza e? che in questo caso il sensore non e? montato fra cerchio e valvola, bensi? annegato nella carcassa dello pneumatico, tanto che alcuni gia? lo chiamano TMS ovvero Tyre Mounted Sensor; in questa posizione puo? controllare anche la temperatura del battistrada (indicatore dello stato di stress della copertura) ma puo? spingersi oltre, andando a misurare anche la temperatura dell’asfalto e si prevede a breve anche lo stato dell’asfalto (asciutto, bagnato, innevato) e addirittura la sua grana e conformazione.

Ma non solo, questo sensore, dotato dei cosiddetti microsistemi di elettromeccanica, valuta lo stato di usura del battistrada e si prevede addirittura che la carcassa possa diventare un unico grande sensore, una sorta di maglia in grado di rilevare un danneggiamento della struttura (ad esempio a seguito di un urto violento) o la penetrazione di un corpo estraneo che a lungo andare puo? portare ad un calo di pressione.

Tutte queste informazioni in prima battuta garantiscono una maggiore sicurezza di guida, d’altra parte il controllo della pressione di gonfiaggio e? fondamentale, e non e? un caso che gia? adesso i TPMS stiano diventando obbligatori su tutti i veicoli. Possono poi favorire una riduzione dei consumi.

Perché è utile

Inoltre, essere avvisati dell’usura e del degrado puo? garantire maggiore sicurezza e permette di pianificare le manutenzioni.
Conoscere la temperatura del battistrada e? utile per adottare una conduzione piu? virtuosa, mentre l’avviso circa le condizioni del manto stradale permettera? di adattare la propria guida; e l’elettronica della vettura potra? adattare i settaggi dei sistemi di ausilio. Questo punto sara? fondamentale per le prossime vetture a guida autonoma per le quali l’intelligenza artificiale, che si sostituira? al guidatore, necessita del maggior numero possibile di informazioni.

Come detto, saranno le vetture ad alte prestazioni il traghetto che portera? i TMS sulle due ruote: gia? adesso la Pagani Utopia beneficia di questo sistema per adattare il proprio controllo di stabilita? alle condizioni dello pneumatico; un domani, con piu? informazioni a disposizione, questi controlli potranno diventare ancora piu? raffinati, addirittura il veicolo potra? sapere misura, marca e modello dello pneumatico installato, adattando in maniera ancora piu? puntuale il set-up di tutta la dinamica del veicolo.

Come adattarlo alle due ruote

Ed ecco aperta la strada verso le due ruote, un mondo in cui l’abbinamento con lo pneumatico e? ancora piu? critico. Sapere caratteristiche, potenzialita? e stato delle coperture nonche? le condizioni dell’asfalto permettera? di sviluppare set- up dedicati di ABS, controllo di trazione, taratura delle sospensioni garantendo al contempo una guida piu? sicura e piu? prestazionale. E? questione di tempo, ma questo sara? il futuro.

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