È la parte strutturale più importante del mezzo e non serve soltanto a tenere tutto insieme, ma definisce la dinamica di guida. Ecco cosa devi assolutamente sapere per comprendere al meglio come funziona la tua moto
Abbiamo appena detto che il motore può avere funzione strutturale ed essere un elemento stressato. La meccanica di per sè non può prescindere dall'esistenza di un vero telaio (un motore non può sostenere il cannotto di sterzo, la sella e la coda) ma per esempio può alloggiare il fulcro del forcellone e aumentare la rigorosità strutturale del mezzo, quindi lavorare in coppia con un piccolo telaio per sostenere tutta la moto e regalare una specifica dinamica di guida.
Per questo i monoscocca sono al momento il miglior modo di sfruttare le caratteristiche di rigidità del motore, che a sua volta è costruito per svolgere al meglio questo ruolo e migliorare le performance sportive di moto pensate per essere leggere e prestazionali.
La differenza è enorme. A differenza di una moto omologata, un prototipo pensato per la sola pista non si deve preoccupare di buche, velocità estreme e carichi di bagagli e passeggero. Tutta la progettazione di un telaio da pista è pensata a dare il meglio in termini di velocità sul giro, quindi si cerca di limitare al massimo il peso e aumentare il più possibile la rigidità. Per questo si usano specifiche leghe di alluminio troppo estreme e costose per la produzione di serie, o addirittura materiali nobili come titanio e carbonio.
In termini di quote, invece, un telaio da pista può anche assomigliare a uno stradale, ma angolazione cannotto, altezza del pivot forcellone e curva dei travi sono pensati per rendere al meglio nelle specifiche funzioni di frenata, accelerazione e cambi di direzione estremi. Ricordiamoci che le moto da corsa sono pensate per andare ad altissime velocità e tutto viene sviluppato in funzione di questo, mentre le stradali sono fatte principalmente per velocità medio-basse.
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