Rewind, Suzuki TL 1000 S: sportiva a modo suo

Rewind, Suzuki TL 1000 S: sportiva a modo suo

Nel 1997 debuttava sul mercato una twin supersport che mostrava la grinta di una moto dedicata ai circuiti abbinata alla versatilità di una stradale pura. 125 CV e 185 Kg i dati dichiarati per questa bicilindrica semicarenata

Redazione - @InMoto_it

30.09.2022 17:34

Il coraggio di provarci. A fine anni '90 Honda e Suzuki, "spinte" dai successi commerciali e sportivi della Ducati con la 916, misero sul piatto le loro proposte dotate di motore bicilindrico. In verità, a differenza della sportiva della casa bolognese, la Honda VTR FireStorm e la Suzuki TL 1000 S erano proposte più versatili, semicarenate, stradali ma poco più che "interlocutorie" in attesa delle più sportive versioni carenate (VTR SP e TL 1000 R). Ebbero una vita scomoda, quindi, e vennero dimenticate in fretta con l'uscita delle rispettive SBK, seppur mostrassero doti di guida decisamente brillanti abbinate a cavallerie e ciclistiche valide.

L'EREDITà PESANTE DELLA SUZUKI TL 1000 S

In particolare la Suzuki, fu una moto decisamente più cattiva, più Supersport, se raffrontata alla rivale Honda, e mixava prestazioni di punta ad una buona versatilità su strada ma meritevole anche di essere ben condotta tra i cordoli: dalla sua un motore V-Twin dotato di grinta e cavalleria, incastonato in una ciclistica con struttura a traliccio in tubi di alluminio. Per il motore, dotato di distribuzione mista (catena più ingranaggio), venivano dichiarati 125 CV a 8500 giri/min contro i 110 CV della FireStorm. Una potenza esagerata per una bicilindrica di fine anni '90. L'alimentazione era affidata ad una coppia di corpi farfallati con evoluto sistema di iniezione eletronica.
Particolarità sul fronte sospensioni arrivava dal "mono" con smorzatore idraulico rotativo, non esente - ahinoi- di qualche criticità con l'aumentare della temperatura di esercizio del fluido. Il peso dichiarato era di 185 Kg, ma che diventavano 211 Kg con 5 litri di carburante. Non pochi.  Altro neo arrivava dalla frenata, con il poco mordente che accusava l'impianto doppio disco anteriore.
Sulla scia di questa TL 1000 S arrivò, un paio di stagioni dopo, anche una versione di minore cilindrata con medesimo schema del motore e tipologia di telaio: la SV 650, una moto che ha bisogno di ben poche presentazioni.

Al banco il motore della TL 1000 S mostrava un picco massimo di 113,8 CV a 8.500 giri. Il tutto abbinato ad una curva di potenza già estremamente regolare a soli 3.500 giri e sostanziosa oltre i 5.000 giri. La velocità di punta  arrivava a sfiorare i 258 km/h effettivi (con un lancio inferiore a 1.500 metri).

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