La Casa di Hamamatsu celebra 70 anni nelle due ruote. Ripercorriamone la storia puntando gli occhi su un modello simbolo della sua epopea
Svolta epocale per la media sportiva di Hamamatsu che dopo sette stagioni di onorata carriera vede l'abbandono della tecnologia SACS per una più moderna soluzione di raffreddamento. Nel 1992 arriva una 750 profondamente rivista con il motore ora raffreddato a liquido (pur mantendndo quello ad olio internamente al motore). Rivisto e irrobustito il telaio ma sopratutto il focellone in alluminio ora è tutto nuovo e dal design a sezione differenziata. Aggiornata anche la carenatura. Il perso resta invartiato rispetto al modello del 1991 (208 Kg) ma la potenza cresce di 2 CV. Ora sono 118 CV. Un paio di stagioni dopo arriverà anche una nuova versione SP, rivista nei rapporti e realizzata in 500 esemplari pronti per scendere in pista in SBK.
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